sicurezza dei dati nel 2024 Dati dei vittime della Yakuza compromessi in un attacco a un'agenzia giapponese

Dati dei vittime della Yakuza compromessi in un attacco a un’agenzia giapponese

Un recente attacco informatico ha messo in pericolo i dati personali di 2.500 vittime della Yakuza, mettendo a rischio la loro sicurezza e il loro benessere. L’agenzia giapponese incaricata di fornire consulenza e supporto alle vittime del crimine organizzato, il Kumamoto Prefecture Violence Prevention Movement Promotion Center, ha ammesso di aver subito un incidente di phishing che potrebbe aver compromesso i dati sensibili.

Contesto dell’Attacco

Il Kumamoto Prefecture Violence Prevention Movement Promotion Center offre servizi gratuiti e confidenziali per coloro che sono stati estorti da gangster, per coloro che desiderano lasciare i gruppi criminali organizzati, e per i genitori i cui figli sono coinvolti in relazioni con membri della Yakuza. Queste organizzazioni criminali, note come Yakuza, sono caratterizzate da una gerarchia rigida e da una fedeltà estremamente alta, con membri che possono anche autolesionarsi per dimostrare la loro dedizione.

L’Incidente di Phishing

Il 21 novembre 2024, il centro ha pubblicato un avviso sul suo sito web ammettendo che era stato vittima di un attacco di phishing. Un membro del personale, utilizzando il proprio computer di lavoro, ricevette una notifica che avvertiva che il computer era stato disabilitato e che doveva chiamare un numero per ottenere assistenza. Il dipendente, seguendo le istruzioni, ha dato ai criminali l’accesso remoto al computer, senza rendersi conto dell’errore fino a quando non aveva già tagliato l’accesso internet e spento il computer.

Implicazioni del Danno

Non è chiaro se i circa 2.500 indirizzi, nomi e numeri di telefono contenuti nel computer siano stati accessibili dai cyber attacker. Tuttavia, l’agenzia sta contattando coloro che potrebbero essere stati colpiti dall’attacco. Il centro ha anche chiesto ai residenti della prefettura di segnalare immediatamente qualsiasi contatto che si presenti come proveniente dall’organizzazione e di non aprire email da fonti sconosciute o rispondere a richieste non verificate.

Suggerimenti e Consigli

  1. Mantenere la Cautela Online
    • Non aprire email da fonti sconosciute: Se ricevi un messaggio che sembra provenire da un’organizzazione nota, ma non è sicuro, non aprire il file allegato o non cliccare su nessun link.
    • Verificare le Richieste: Se ricevi una richiesta di informazioni personali, verificare sempre l’identità dell’organizzazione e il motivo della richiesta.
  2. Utilizzare Software di Sicurezza
    • Installare Antivirus: Utilizzare software antivirus aggiornato per proteggere il tuo computer da malware.
    • Abilitare la Protezione Firewall: Assicurarsi che la protezione firewall sia abilitata per bloccare accessi non autorizzati.
  3. Educazione sulla Sicurezza Informatica
  • Formazione Continua: Partecipare a corsi di formazione sulla sicurezza informatica per imparare a riconoscere e evitare attacchi di phishing.
  • Condividere Informazioni Responsabilmente: Non condividere mai informazioni personali su piattaforme non sicure.
  1. Rapporto degli Incidenti
    • Segnalare gli Incidenti: Se sospetti un attacco informatico, segnalarlo immediatamente all’agenzia competente e seguire le istruzioni fornite.
  2. Consulenza Professionale
    • Contattare Esperti: Se hai dubbi sulla sicurezza dei tuoi dati, contattare esperti di sicurezza informatica per una consulenza professionale.

L’attacco informatico al Kumamoto Prefecture Violence Prevention Movement Promotion Center è un chiaro esempio della necessità di mantenere la sicurezza informatica. I dati personali sono una risorsa preziosa e devono essere trattati con la massima cura. Seguendo questi suggerimenti e consigli, è possibile ridurre il rischio di compromissione dei dati personali e proteggere la propria sicurezza online.

Fonte: https://www.darkreading.com/cyberattacks-data-breaches/yakuza-victim-data-leaked-japanese-attac

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