Allarme globale cyber: nel 2025 attacchi informatici senza precedenti

Allarme globale cyber: nel 2025 attacchi informatici senza precedenti

Nel 2025, il mondo digitale affronta la più grande ondata di attacchi informatici degli ultimi anni: ransomware, malware, phishing e crimini online alimentati dall’intelligenza artificiale coinvolgono aziende, enti pubblici e cittadini comuni. Ogni settimana si contano migliaia di attacchi alle organizzazioni, con un incremento del 58% rispetto agli ultimi due anni e una crescita del 24% degli impatti documentati solo nel 2025. Proteggi i dati con backup sicuri e aggiornati, attiva l’autenticazione a due fattori e partecipa a corsi di formazione sulla sicurezza digitale. Anche i governi e le grandi aziende puntano sulla collaborazione internazionale e sull’uso di soluzioni avanzate per rispondere a questa emergenza globale.


Cybersecurity 2025: uno scenario fuori controllo

Nel corso del 2025 la cybersecurity diventa protagonista di una crisi senza precedenti. Secondo tutti i principali osservatori internazionali, le minacce informatiche non solo sono aumentate numericamente, ma sono anche diventate molto più sofisticate grazie all’integrazione di sistemi di intelligenza artificiale avanzata sia nei vettori d’attacco sia nei sistemi di difesa. Imprese, enti pubblici e cittadini devono ora confrontarsi con strategie criminali globali che sfruttano la tecnologia più versione all’avanguardia, compresi i deepfake e attacchi mirati di social engineering.

L’aumento impressionante degli attacchi

Negli ultimi quattro anni, il numero di attacchi informatici settimanali rilevati a livello internazionale è più che raddoppiato: si passa da una media di 800 attacchi settimanali per organizzazione nel 2021 a quasi 2.000 nel 2025. Nell’ultimo biennio, la crescita del 58% degli attacchi globali segna una tendenza allarmante, trainata anche dalla crescente esposizione delle imprese a livello digitale e dall’uso massivo di dispositivi connessi.

Attacchi ransomware, furti di identità, campagne di phishing, frodi tramite malware-as-a-service e la diffusione di varianti evolute di malware come Lumma Stealer sono solo alcune delle minacce che hanno colpito milioni di utenti e organizzazioni. Il report annuale di una delle maggiori società di sicurezza, Hornetsecurity, mostra come il 24% delle aziende sia già stato colpito da ransomware nel 2025, contro il 18,6% del 2024.

Le principali minacce: ransomware, phishing e AI criminale

Il ransomware torna protagonista dopo una breve flessione, sostenuto da attacchi sempre più automatizzati e difficili da rilevare. Si osserva una diminuzione nel pagamento dei riscatti (dal 18% al 13%), segno che sistemi di backup e strategie di disaster recovery si stanno diffondendo, ma la minaccia resta feroce e orientata a colpire anche i backup stessi.

La vera rivoluzione del 2025 riguarda però il phishing alimentato dall’intelligenza artificiale: il 77% dei responsabili della sicurezza mondiale indica l’AI generativa come vettore emergente fondamentale. I criminali informatici sfruttano ora strumenti di generazione automatica dei contenuti per realizzare email, messaggi e persino telefonate ingannevoli (vishing) di qualità indistinguibile da quelle reali. L’introduzione di file ICS nei calendari digitali come vettore di social engineering rappresenta l’ultima evoluzione di una minaccia sempre più creativa.

Anche il malware-as-a-service (MaaS) ha raggiunto livelli di industrializzazione notevoli: piattaforme come Lumma Stealer consentono ai criminali, spesso privi di competenze avanzate, di sfruttare infrastrutture e malware sofisticati in cambio di una percentuale sui profitti generati.

Target e impatti: dalle PMI agli aeroporti internazionali

Le istituzioni pubbliche, le aziende di grandi dimensioni e le infrastrutture critiche sono bersagli costanti. Uno degli episodi più gravi registrato nel 2025 è il cyberattacco simultaneo a vari aeroporti europei – tra cui Heathrow (Londra), Berlino, Dublino e Bruxelles – che ha mandato in tilt i sistemi di check-in e bagagli, causando ritardi, cancellazioni e panico fra i passeggeri.

Ma la minaccia non risparmia nemmeno le piccole e medie imprese (PMI): quest’anno, rispetto al 2022, le PMI risultano sette volte più impreparate dal punto di vista della cyber resilienza. Il gap di competenze è infatti uno degli ostacoli maggiori: solo il 14% delle organizzazioni a livello globale dichiara di avere il personale adeguato per far fronte agli incidenti informatici.

Le risposte della comunità internazionale

Per far fronte a questa escalation, governi e istituzioni mondiali stanno lavorando insieme, promuovendo collaborazioni pubblico-private e rafforzando la cooperazione transfrontaliera. L’Unione Europea, ad esempio, insieme a paesi partner come l’Ucraina, ha intensificato i dialoghi strategici in ambito cyber, con l’obiettivo di coordinare difese, intelligence e procedure di risposta alle crisi digitali.

Anche le agenzie specializzate, come ENISA per l’Europa, stanno portando avanti campagne di sensibilizzazione contro il phishing durante il mese della sicurezza informatica, sottolineando come nel 2025 oltre l’80% delle attività di social engineering siano supportate da tecniche di AI.

Il ruolo dell’AI: minaccia e difesa

L’intelligenza artificiale si trova oggi al centro di una doppia partita. Da una parte, alimenta la sofisticazione dei criminali, aumentando la frequenza, la precisione e l’efficacia degli attacchi automatizzati. Dall’altra, costituisce un potente strumento nelle mani dei difensori: sistemi di analisi predittiva, monitoraggio comportamentale, filtri antispam evoluti e correlazione proattiva tra eventi sospetti sono tutti applicativi che sfruttano algoritmi AI per limitare i danni e bloccare le minacce prima che si concretizzino.

Microsoft segnala, nel suo Digital Defense Report 2025, che gestisce ogni giorno 100 trilioni di segnali di sicurezza, blocca 4,5 milioni di nuovi file malware e analizza 38 milioni di alert legati all’identità digitale. Le piattaforme di difesa più efficaci oggi fanno leva su reti globali di dati, sempre integrate con strumenti basati sulle reti neurali e sul machine learning.

Consigli pratici per aziende e utenti privati

Le minacce digitali del 2025 possono colpire chiunque. Ecco cosa fare per difendersi:

  • Effettua regolarmente il backup dei dati su sistemi offline o su cloud con versionamento.
  • Aggiorna costantemente tutti i software e i dispositivi per ridurre le vulnerabilità note.
  • Attiva e imposta l’autenticazione a due fattori (2FA) su email, social e servizi bancari.
  • Partecipa a corsi pratici di formazione sulla cybersecurity per riconoscere phishing e minacce emergenti.
  • Non cliccare mai su link o allegati sospetti, soprattutto se ricevuti via email o messaggistica istantanea da mittenti sconosciuti.
  • Verifica sempre telefonate o richieste insolite, anche se apparentemente provengono da fonti affidabili.
  • Monitora regolarmente i movimenti nei conti bancari e modifica frequentemente le password.

Basi strategiche della resilienza cyber

Le soluzioni di sicurezza più efficaci nel 2025 nascono dalla combinazione fra tecnologia, formazione e cooperazione internazionale. Le grandi aziende dovrebbero:

  • Dotarsi di sistemi avanzati di monitoring e risposta agli incidenti (SIEM, SOC, endpoint protection di nuova generazione).
  • Redigere e testare periodicamente piani di disaster recovery e business continuity.
  • Collaborare con altre aziende, enti governativi e centri di ricerca per fornire intelligence e scambio di best practice.
  • Investire nella crescita di personale altamente qualificato e nell’aggiornamento costante delle competenze dell’intero organico.
  • Valutare fornitori e terze parti secondo criteri rigorosi di cybersicurezza (catena di fornitura).

Per i cittadini e le PMI, è indispensabile sviluppare una “cultura digitale” con attenzione costante a:

  • Creare password solide e uniche per ogni account.
  • Gestire con attenzione dati e privacy, condividendo solo ciò che è strettamente necessario.
  • Informarsi sugli strumenti antifrode offerti dagli istituti bancari e adottare quelli più efficaci.

Fai della cybersicurezza una priorità quotidiana e contribuisci alla cultura della sicurezza digitale, sia in famiglia che sul lavoro. La cooperazione e la consapevolezza sono oggi il vero scudo contro il cybercrime globale.

Fonte: https://www.punto-informatico.it/down-20102025

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