Gli ospedali italiani nel mirino degli hacker: il business dei dati sanitari rubati

Gli ospedali italiani nel mirino degli hacker: il business dei dati sanitari rubati

Il crescente fenomeno degli attacchi informatici agli ospedali italiani

Negli ultimi anni, il settore sanitario italiano è diventato un bersaglio sempre più frequente per i cybercriminali. Gli attacchi hacker agli ospedali e alle strutture sanitarie sono in costante aumento, mettendo a rischio la sicurezza dei dati sensibili di milioni di pazienti[1][2].

Le motivazioni dietro gli attacchi

I criminali informatici prendono di mira le strutture sanitarie per diversi motivi:

  • Valore economico dei dati: Le informazioni sanitarie hanno un alto valore nel mercato nero, potendo essere utilizzate per frodi e ricatti[3].
  • Vulnerabilità dei sistemi: Molte strutture sanitarie utilizzano sistemi informatici obsoleti e poco protetti[1].
  • Criticità dei servizi: Gli ospedali sono più inclini a pagare riscatti per ripristinare rapidamente i servizi essenziali[6].

I principali tipi di attacchi

Gli attacchi più comuni contro le strutture sanitarie italiane includono:

  • Ransomware: Software malevoli che criptano i dati e chiedono un riscatto per sbloccarli[4].
  • Data breach: Furti di grandi quantità di dati sensibili dei pazienti[10].
  • Phishing: Tecniche di ingegneria sociale per ottenere credenziali di accesso[1].

Casi recenti di attacchi a strutture sanitarie italiane

Negli ultimi mesi si sono verificati diversi gravi incidenti:

  • AUSL di Modena (novembre 2023): Attacco ransomware con pubblicazione di oltre 1 milione di file sul dark web[2].
  • ASST Rhodense (giugno 2024): Pubblicati online 1 terabyte di dati sensibili dei pazienti[4].
  • AOU di Verona (ottobre 2023): Attacco rivendicato dal gruppo Rhysida con richiesta di riscatto[7].
  • Synlab Italia (aprile 2024): Pubblicazione di dati sanitari di migliaia di pazienti da parte del gruppo Black Basta[10].

Le conseguenze degli attacchi

Gli attacchi informatici alle strutture sanitarie hanno gravi ripercussioni:

Per i pazienti:

  • Violazione della privacy e dei dati personali sensibili
  • Rischio di furti d’identità e frodi
  • Potenziali ricatti basati sulle informazioni sanitarie

Per le strutture sanitarie:

  • Interruzione dei servizi e delle attività
  • Danni economici per ripristinare i sistemi
  • Perdita di fiducia da parte dei pazienti
  • Possibili sanzioni per violazione del GDPR

Per il sistema sanitario:

  • Aumento dei costi per la cybersicurezza
  • Rallentamento della digitalizzazione per timore di attacchi
  • Rischio di compromissione di dati utili per la ricerca medica

Il business dei dati sanitari rubati

I dati sanitari sottratti hanno un alto valore nel mercato nero del dark web[3]. Possono essere utilizzati per:

  • Frodi assicurative e sanitarie
  • Ricatti e estorsioni
  • Furto d’identità
  • Spionaggio industriale nel settore farmaceutico
  • Creazione di false identità

Il prezzo di un singolo record sanitario può variare da pochi dollari a centinaia, a seconda della completezza e dell’attualità delle informazioni[3].

Perché gli ospedali sono bersagli privilegiati

Le strutture sanitarie sono particolarmente vulnerabili per diversi motivi:

  1. Sistemi obsoleti: Molti ospedali utilizzano ancora software e hardware datati e poco sicuri.
  2. Personale non formato: Spesso manca una adeguata formazione sulla cybersecurity per medici e infermieri.
  3. Criticità dei servizi: L’impossibilità di interrompere le attività rende più probabile il pagamento di riscatti.
  4. Ricchezza dei dati: Gli archivi sanitari contengono informazioni complete e sensibili su milioni di persone.
  5. Budget limitati: Molte strutture non hanno risorse adeguate da investire in sicurezza informatica.

Come migliorare la sicurezza delle strutture sanitarie

Per contrastare la crescente minaccia degli attacchi informatici, è necessario:

  1. Aggiornare i sistemi: Sostituire hardware e software obsoleti con soluzioni moderne e sicure.
  2. Formare il personale: Educare medici e staff sulla cybersecurity e sui rischi del phishing.
  3. Implementare backup regolari: Creare copie di sicurezza frequenti dei dati critici.
  4. Rafforzare le difese: Adottare firewall, antivirus e sistemi di rilevamento delle intrusioni avanzati.
  5. Creare piani di risposta: Sviluppare procedure dettagliate per gestire eventuali attacchi.
  6. Collaborare con esperti: Affidarsi a professionisti della cybersecurity per valutazioni e consulenze.
  7. Aumentare gli investimenti: Destinare maggiori risorse alla protezione dei sistemi informatici.

Il ruolo delle istituzioni

Le autorità italiane ed europee stanno prendendo sempre più sul serio la minaccia degli attacchi informatici al settore sanitario:

  • Il Garante per la protezione dei dati personali ha più volte sottolineato l’importanza di proteggere i dati sanitari[5].
  • L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale fornisce linee guida e supporto alle strutture sanitarie.
  • L’Unione Europea sta lavorando a nuove normative per aumentare la sicurezza dei sistemi critici, inclusi quelli sanitari.

Gli attacchi informatici agli ospedali italiani rappresentano una minaccia crescente e seria per la sicurezza dei dati dei pazienti e per l’intero sistema sanitario. È fondamentale che strutture sanitarie, istituzioni e cittadini prendano coscienza dei rischi e adottino misure adeguate per proteggere le informazioni sensibili.

Solo attraverso un approccio integrato che coinvolga investimenti in tecnologia, formazione del personale e collaborazione tra pubblico e privato sarà possibile contrastare efficacemente questa pericolosa tendenza e garantire la sicurezza dei dati sanitari di milioni di italiani.

Fonte: https://www.redhotcyber.com/post/italia-e-ospedali-nel-mirino-degli-hacker-il-business-segreto-dei-dati-sanitari-rubati

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