183 Milioni di Password rubate: il Maxifurto che minaccia la tua sicurezza online

183 Milioni di Password rubate: il Maxifurto che minaccia la tua sicurezza online

Una fuga di dati senza precedenti ha esposto più di 183 milioni di password colpendo utenti di Gmail, Yahoo, Outlook e molti altri servizi email. Il furto – dovuto a malware che rubano credenziali dai dispositivi e non a un attacco diretto contro Google o altri provider – rappresenta una seria minaccia. Se non l’hai già fatto, cambia subito le tue password, attiva la verifica a due fattori e controlla se i tuoi dati sono stati compromessi con strumenti come HaveIBeenPwned.com. Questi semplici passi possono salvare il tuo account e i tuoi dati personali dai criminali informatici.


L’attacco: cosa è successo

A ottobre 2025, esperti di sicurezza informatica hanno segnalato la comparsa online di un archivio colossale: 3,5 terabyte di dati contenenti oltre 183 milioni di email e password detenute da utenti di tutto il mondo. Il furto, diffuso da malware chiamati infostealer, colpisce in particolare chi utilizza quotidianamente servizi come Gmail, Yahoo e Outlook, ma coinvolge anche molti altri provider e siti web.

Troy Hunt, ricercatore e gestore del sito di notifica di violazioni Have I Been Pwned, ha confermato che il dataset includeva oltre 16 milioni di accessi mai compromessi prima. La scoperta rende l’incidente uno dei più grandi “credential dumps” mai individuati online.

Non è un attacco diretto a Google

Una delle prime domande degli utenti riguarda la provenienza del furto: Google è stato hackerato? Google – insieme a Yahoo e Microsoft – ha subito chiarito che non c’è stato un accesso diretto o un furto dai propri sistemi. Le credenziali sono state sottratte usando malware installati nei dispositivi degli utenti, phishing e download di software fasulli. Questi programmi malevoli registrano tutto ciò che l’utente digita, inclusi email e password, e poi caricano i “dati rubati” in archivi come quello trapelato[2][4][3][7].

Perché è così pericoloso

La vastità del furto espone gli utenti a:

  • Accesso non autorizzato alle caselle email: chi entra nella tua email può anche reimpostare le password di altri servizi.
  • Compromissione di altri account: spesso la stessa password viene usata per più siti.
  • Attacchi di credential stuffing: hacker che testano le credenziali rubate su una varietà di servizi per ottenere l’accesso anche ad account bancari, social, cloud o e-commerce.

Il furto di una password non si limita solo a rischi relativi all’email. Con una sola password compromessa, un malintenzionato può accedere a una catena di servizi legati a quell’indirizzo di posta.


Come controllare se sei stato colpito

  • Collegati a strumenti pubblici come HaveIBeenPwned.com ed inserisci la tua email per verificare se compare tra quelle compromesse negli ultimi data breach.
  • Se ricevi notifiche di accessi sospetti sui tuoi account, non ignorarle! Potrebbero essere collegate proprio a questi archivi di password rubate.

Cosa fare immediatamente

Consigli veloci e da applicare subito:

  • Cambia tutte le password delle tue email e dei servizi principali.
  • Se possibile, usa una password diversa per ciascun sito o app.
  • Attiva l’autenticazione a due fattori (2FA): è la barriera più efficace anche se la password venisse rubata.
  • Aggiorna antivirus e sistemi operativi: molti furti partono da software datati e vulnerabili.
  • Non scaricare mai programmi da fonti non ufficiali.
  • Diffida da email sospette che chiedono di inserire o confermare la password.
  • Usa un gestore di password affidabile.

Approfondiamo: dalle info rubate alla catena di attacchi globali

Come funzionano gli infostealer

Queste minacce si insinuano nei dispositivi grazie a mail di phishing, siti fasulli o software crackati e restano in agguato per mesi. Registrano in modo invisibile tutto ciò che digiti, specialmente quando accedi a siti con credenziali, e inviano queste informazioni verso “centrali del cybercrimine”. Da lì, i dati vengono aggregati, venduti in pacchetti a cui chiunque – anche piccoli truffatori – può accedere senza particolari competenze tecniche.

Perché Google, Outlook e i grandi provider sono sotto i riflettori?

Perché i loro account sono la “porta d’accesso” a molti altri servizi (aziende, banche, app, social media). Così, anche se il furto non avviene direttamente dai loro server, l’impatto rimane enorme su milioni di utenti. Google e altri grandi servizi stanno rafforzando le proprie difese e comunicando tempestivamente quando anomalie vengono rilevate, ma la prima linea di sicurezza resta sempre l’utente.


Quali sono i rischi pratici se la tua password è stata rubata

  • Frodi bancarie grazie a reimpostazione password tramite email compromesse.
  • Furto di identità digitale per accesso a servizi social, cloud o documenti privati.
  • Perdita di dati aziendali per chi usa la posta elettronica sul lavoro.
  • Richieste di riscatto: alcuni hacker minacciano di pubblicare o usare dati privati in cambio di denaro.

Proteggere la propria identità online: strategie avanzate

Consigli e azioni approfondite:

  • Implementa la verifica in due passaggi su tutti i tuoi servizi, laddove possibile, non solo sull’email.
  • Utilizza password lunghe e complesse generate automaticamente dai gestori di password: evita parole comuni, nomi personali, date di nascita.
  • Monitora regolarmente i tuoi account su siti di controllo delle violazioni: attiva notifiche e allerta su nuovi “data dump”.
  • Se gestisci dati sensibili o lavori in ambito aziendale, valuta l’uso di autenticazione biometrica o chiavi hardware (come YubiKey).
  • Forma familiari e colleghi sui rischi del riuso delle password e delle truffe di phishing.
  • In caso di sospetto furto, avvisa subito la banca e i servizi collegati: in molti casi puoi congelare temporaneamente l’account.
  • Esegui backup periodici e stai pronto a ripristinare i dati in caso di compromissione.

La sicurezza digitale richiede oggi un approccio attivo: non basta un buon antivirus, ma serve una combinazione di attenzione, formazione e strumenti aggiornati. Proteggendo i tuoi account oggi, eviti attacchi futuri e contribuisci a bloccare la diffusione di queste minacce su scala globale.

Fonte: https://securityboulevard.com/2025/10/when-183-million-passwords-leak-how-one-breach-fuels-a-global-threat-chain

Torna in alto