239 nuove app Android dannose: l'assalto silenzioso agli smartphone nel 2025

Assalto silenzioso agli smartphone: nel 2025, 239 nuove app Android dannose

Nel 2025, la sicurezza degli smartphone Android è stata messa a dura prova da una crescita esponenziale di attacchi informatici, con almeno 239 nuove app dannose individuate in pochi mesi. Queste minacce si nascondono spesso dietro applicazioni apparentemente innocue come VPN, app di notizie, giochi o utility, ma in realtà rubano dati, monitorano le attività o prendono il controllo del dispositivo.
Aggiorna sempre il sistema operativo, scarica solo da fonti ufficiali, verifica le autorizzazioni delle app e installa un buon software di sicurezza: sono queste le mosse essenziali per ridurre drasticamente il rischio di infezione.


La nuova epidemia di app dannose Android: crescono gli attacchi nel 2025

Il 2025 si conferma un anno nero per la sicurezza dei dispositivi mobili Android. Secondo i dati raccolti da vari laboratori di cybersicurezza, gli attacchi rivolti agli utenti di smartphone sono aumentati di circa il 29% nel primo semestre rispetto al 2024, segnando una preoccupante escalation rispetto anche alla seconda metà dell’anno precedente.

Le nuove minacce emergono con frequenza mai vista: negli ultimi giorni, ben 239 nuove app Android dannose sono state identificate in diverse piattaforme, in particolare all’interno di marketplace alternativi e store meno controllati. In parallelo, Google è stato costretto a rimuovere oltre 224 applicazioni infette dal proprio Play Store, dopo che erano state scaricate milioni di volte, a dimostrazione di come il problema sia tutt’altro che confinato a store di terze parti.

Le categorie di app più pericolose: una panoramica

Le app malevole scoperte nel 2025 si distribuiscono su varie categorie:

  • App VPN false: promettono sicurezza, in realtà intercettano codici di autenticazione a due fattori, password e altri dati sensibili.
  • App per contenuti adulti: incorporano funzionalità in grado di avviare attacchi DDoS tramite il dispositivo infetto, sfruttando la connessione e la potenza di calcolo dello smartphone senza che l’utente se ne accorga.
  • App di notizie e identità fasulle: celano all’interno trojan capaci di prendere il controllo totale del dispositivo, nascondendosi dietro nomi e funzioni apparentemente normali.
  • Giochi e tool per la produttività: spesso adatti a colpire un pubblico giovane o utenti meno esperti, implementano meccanismi per esfiltrare dati bancari e personali.

Alcune di queste app si spingono oltre: sfruttano tecnologie come l’NFC relay per sottrarre credenziali bancarie durante i pagamenti contactless, mettendo a rischio non solo la privacy ma anche il patrimonio economico degli utenti.

Come agiscono le nuove minacce

Le strategie impiegate dai criminali informatici nel 2025 sono sempre più sofisticate:

  • Abuso delle autorizzazioni: molte app infette richiedono permessi eccessivi (accesso a SMS, notifiche, memoria, posizione), sfruttandoli per intercettare codici OTP, leggere messaggi e carpire tutte le informazioni sensibili presenti sul device.
  • Aggiornamenti dinamici del codice malevolo: il malware viene talvolta scaricato in modalità “a pezzi” e installato successivamente all’uso della app, aggirando i controlli iniziali di sicurezza degli store.
  • Offuscamento del malware: le app malevoli utilizzano tecniche avanzate per nascondere il loro vero comportamento, riuscendo così a rimanere operative più a lungo prima di essere individuate dagli antivirus.

Queste attività provocano danni sia a livello individuale che collettivo: dal furto di foto private, email e numeri di carta di credito, fino al controllo totale del dispositivo per usarlo come nodo all’interno di reti criminali o per campagne di spam e attacchi su larga scala.

Il ruolo degli app store ufficiali e alternativi

Sebbene Google Play Store rimanga relativamente più sicuro rispetto ai marketplace non ufficiali, anche questa piattaforma non è immune: app dannose riescono periodicamente a superare le barriere di sicurezza, spesso grazie a tecniche di “time bomb” (che attivano il codice dannoso solo dopo settimane dall’installazione) o all’invio di aggiornamenti infetti successivamente al primo rilascio.

I marketplace alternativi, invece, rappresentano il terreno di caccia preferito dai cybercriminali: qui i controlli sono minimi e il download di app contraffatte è purtroppo frequente. Installare app da fonti sconosciute rappresenta quindi una delle cause principali di infezione da malware mobile.

I numeri della minaccia: statistiche allarmanti

Nel solo primo semestre del 2025, si registrano oltre 33 milioni di attacchi a dispositivi mobili, con un incremento del 52% rispetto all’anno precedente. Le nuove tipologie di malware hanno contribuito a questa escalation, con centinaia di migliaia di nuove varianti identificate e classificate in pochi mesi.

  • Circa 143.000 pacchetti di installazione malevoli solo nel Q2 2025.
  • Più di 760 app capaci di colpire pagamenti digitali e credenziali bancarie.
  • Crescente diffusione di spyware in grado di monitorare ogni attività del device da remoto.

Chi sono le vittime?

Tutti gli utenti Android sono potenzialmente a rischio, indipendentemente dalla fascia d’età o dall’area geografica. Tuttavia, secondo gli ultimi rapporti, i giovani (spesso più inclini a scaricare giochi e app di intrattenimento da fonti non verificate) e le persone meno esperte costituiscono la quota più elevata di vittime dei malware mobile. Anche le aziende stanno subendo le conseguenze di questa ondata, soprattutto nei casi in cui le policy di sicurezza aziendali non sono aggiornate o vengono aggirate.

I consigli più importanti per difendersi

Ecco le regole chiave per ridurre concretamente il rischio di infezione:

  • Mantieni sempre il sistema operativo Android aggiornato. Le patch di sicurezza rilasciate ogni mese chiudono le vulnerabilità sfruttate dai malware.
  • Scarica app esclusivamente da Google Play Store o dagli store ufficiali dei produttori, evitando link ricevuti tramite email, SMS o social network.
  • Controlla le autorizzazioni richieste dalle app: diffida da quelle che chiedono accesso a dati non necessari per il loro funzionamento.
  • Leggi le recensioni degli altri utenti, ma con spirito critico: le recensioni possono essere falsificate, ma spesso segnalano tempestivamente problemi evidenti.
  • Installa una soluzione di sicurezza affidabile, aggiornata e in grado di rilevare anche le minacce più recenti.

Quali azioni intraprendere in caso di sospetto malware?

In caso di sospetto, agisci subito:

  • Disinstalla immediatamente le app sospette dal dispositivo.
  • Esegui una scansione completa tramite un’app di sicurezza nota.
  • Cambia tutte le password di account personali e bancari utilizzati dal telefono colpito.
  • In situazioni gravi, considera il ripristino alle impostazioni di fabbrica.

Le frontiere del futuro: la sfida all’intelligenza artificiale e ai malware evolutivi

Nel prossimo futuro, la battaglia contro le app Android dannose si farà ancora più impegnativa: i cybercriminali stanno sperimentando l’uso di intelligenza artificiale per eludere i controlli degli store e personalizzare gli attacchi in base alle abitudini dell’utente. In parallelo, le aziende di sicurezza stanno investendo in sistemi di rilevamento proattivo e analisi comportamentale, per bloccare le minacce prima che possano causare danni diffusi.

Consigli e azioni avanzate per utenti esperti e aziende:

  • Implementa la verifica in due fattori (2FA) su ogni account: anche se un codice OTP viene intercettato, la segmentazione degli accessi riduce notevolmente i rischi.
  • Monitora periodicamente le attività del dispositivo tramite i log di sistema e strumenti di analisi di traffico anomalo.
  • Per le aziende, applica policy di Mobile Device Management (MDM) per controllare le app installabili e la sicurezza dei dispositivi usati in ambito lavorativo.
  • Partecipa a programmi di formazione sulla sicurezza informatica e rimani aggiornato sulle nuove minacce, che evolvono settimana dopo settimana.
  • Diffondi tra amici, colleghi e parenti la cultura della sicurezza digitale: la prevenzione passa anche dall’informazione condivisa.

La sicurezza informatica su smartphone non è mai stata così cruciale: solo con consapevolezza, strumenti adeguati e un po’ di prudenza è possibile arginare questa pericolosa ondata di app Android dannose e preservare la propria privacy, i dati e la tranquillità digitale.

Fonte: https://gbhackers.com/239-malicious-android-app

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