Perché gli ospedali italiani sono nel mirino del cybercrime?

Perché gli ospedali italiani sono nel mirino del cybercrime?

Perché gli ospedali italiani sono nel mirino del cybercrime?

In Italia, gli ospedali e le strutture sanitarie sono spesso vittime di attacchi informatici, che possono portare a gravi conseguenze per la sicurezza e la privacy dei pazienti. Ma perché gli ospedali sono un obiettivo privilegiato per i criminali informatici? La risposta risiede nel valore dei dati sanitari e nella vulnerabilità delle strutture sanitarie.

Il valore dei dati sanitari

I dati sanitari sono una risorsa preziosa per la ricerca scientifica e lo sviluppo di nuovi trattamenti medici, farmaci e terapie. Questi dati forniscono informazioni cruciali sullo stato di salute dei pazienti, sull’efficacia dei trattamenti esistenti e sulla comprensione delle malattie, consentendo agli scienziati e ai ricercatori di avanzare nella medicina e migliorare la qualità delle cure mediche.

Tuttavia, i dati sanitari possono anche essere sfruttati in modo fraudolento da criminali informatici per scopi illegali o dannosi. Ad esempio, i dati sanitari possono essere utilizzati per:

  • Frodi assicurative: I criminali informatici possono utilizzare i dati sanitari per creare falsi documenti di assicurazione e richiedere il pagamento di prestazioni mediche non ricevute.
  • Frodi finanziarie: I dati sanitari possono essere utilizzati per accedere ai conti bancari dei pazienti o per richiedere prestiti a loro nome.
  • Phishing: I criminali informatici possono utilizzare i dati sanitari per inviare email di phishing mirate a pazienti o dipendenti degli ospedali.
  • Estorsione: I criminali informatici possono richiedere un riscatto in cambio della restituzione o della non diffusione dei dati sanitari rubati.

La vulnerabilità delle strutture sanitarie

Le strutture sanitarie sono spesso vulnerabili agli attacchi informatici a causa di diversi fattori, tra cui:

  • Sistemi informatici obsoleti: Molte strutture sanitarie utilizzano ancora sistemi informatici obsoleti e non aggiornati, che sono più vulnerabili agli attacchi informatici.
  • Mancanza di formazione del personale: Il personale delle strutture sanitarie spesso non è adeguatamente formato sulla sicurezza informatica, rendendoli vulnerabili agli attacchi di phishing e altre minacce informatiche.
  • Bassa priorità alla sicurezza informatica: La sicurezza informatica spesso non è una priorità per le strutture sanitarie, che possono essere concentrate sulla fornitura di cure mediche e non sulla protezione dei dati.

Best practice per la sicurezza informatica negli ospedali

Per proteggere le strutture sanitarie dagli attacchi informatici, è importante adottare le seguenti best practice:

  • Aggiornare regolarmente i sistemi informatici: Le strutture sanitarie dovrebbero aggiornare regolarmente i loro sistemi informatici e applicare le patch di sicurezza per proteggersi dagli attacchi informatici.
  • Formare il personale sulla sicurezza informatica: Il personale delle strutture sanitarie dovrebbe essere formato sulla sicurezza informatica, compresi i rischi di phishing e altre minacce informatiche.
  • Implementare misure di sicurezza avanzate: Le strutture sanitarie dovrebbero implementare misure di sicurezza avanzate, come la crittografia dei dati, il backup dei dati e la protezione degli endpoint.
  • Collaborare con esperti di sicurezza informatica: Le strutture sanitarie dovrebbero collaborare con esperti di sicurezza informatica per valutare i loro rischi di sicurezza e implementare misure di sicurezza appropriate.

In conclusione, gli ospedali e le strutture sanitarie sono obiettivi privilegiati per i criminali informatici a causa del valore dei dati sanitari e della vulnerabilità delle strutture sanitarie. Per proteggere le strutture sanitarie dagli attacchi informatici, è importante adottare le best practice per la sicurezza informatica e collaborare con esperti di sicurezza informatica.

Fonte: https://www.redhotcyber.com/post/perche-gli-ospedali-italiani-sono-nel-mirino-del-cybercrime-se-una-pa-non-puo-pagare-un-riscatto-cosa-ci-guadagnano/

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