L’ACN lancia uno strumento innovativo per la gestione del rischio cyber nella PA
L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) ha recentemente invitato le Pubbliche Amministrazioni italiane ad adottare un nuovo strumento per la valutazione e il trattamento del rischio cyber. Questa iniziativa si inserisce in un contesto di crescente attenzione alla sicurezza informatica nel settore pubblico, in risposta alle sfide poste dall’evoluzione tecnologica e dalle minacce cibernetiche sempre più sofisticate.
Il contesto: un panorama digitale in rapida evoluzione
Il panorama digitale in cui operano le Pubbliche Amministrazioni è in continua trasformazione. L’adozione di nuove tecnologie, l’aumento della superficie di attacco dovuto alla diffusione di dispositivi connessi e pratiche come il Bring Your Own Device (BYOD), unitamente alle crescenti tensioni geopolitiche, hanno reso il rischio cyber una preoccupazione primaria per le istituzioni pubbliche.
In questo scenario, l’ACN si propone come guida e supporto per le PA, offrendo strumenti e linee guida per migliorare la resilienza e la sicurezza cibernetica dell’intero ecosistema digitale nazionale.
Lo strumento di cyber-risk management: caratteristiche e vantaggi
Il nuovo strumento proposto dall’ACN è specificamente progettato per supportare le Pubbliche Amministrazioni nel processo di gestione del rischio cyber. Le sue principali caratteristiche includono:
- Approccio completo: Lo strumento copre tutte le fasi del processo di gestione del rischio, dall’identificazione all’analisi, fino al trattamento e al monitoraggio continuo.
- Aggiornamento costante: Il tool viene regolarmente aggiornato per riflettere l’evoluzione delle minacce cyber, garantendo così una protezione sempre al passo con i tempi.
- Accessibilità: L’accesso allo strumento avviene tramite credenziali SPID, assicurando un processo di autenticazione sicuro e familiare per i dipendenti pubblici.
- Personalizzazione: Il sistema è progettato per adattarsi alle esigenze specifiche di ciascuna amministrazione, offrendo una valutazione del rischio su misura.
Implementazione e best practices
Per massimizzare l’efficacia dello strumento, le PA dovrebbero considerare le seguenti best practices:
- Formazione del personale: È fondamentale investire nella formazione continua del personale sui temi della cybersicurezza. L’ACN stessa offre contributi per lo sviluppo della consapevolezza cyber nella PA.
- Integrazione nei processi esistenti: Lo strumento dovrebbe essere integrato nei processi di progettazione e gestione dei sistemi informativi già in essere, per garantire una copertura completa e coerente.
- Definizione di ruoli e responsabilità: È consigliabile identificare chiaramente i ruoli e le responsabilità all’interno dell’organizzazione per quanto riguarda la gestione della sicurezza informatica.
- Monitoraggio continuo: L’utilizzo dello strumento non dovrebbe essere un’attività una tantum, ma un processo continuo di valutazione e miglioramento della postura di sicurezza.
Il ruolo dell’ACN nel panorama della cybersicurezza nazionale
L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, istituita nel 2021, svolge un ruolo cruciale nel coordinamento e nell’implementazione della strategia nazionale di cybersicurezza. Oltre allo strumento di valutazione del rischio, l’ACN ha intrapreso diverse iniziative per rafforzare la sicurezza informatica del Paese:
- Linee guida per la protezione delle banche dati: L’ACN ha pubblicato linee guida specifiche per proteggere le banche dati da accessi non autorizzati, sia interni che esterni.
- Supporto alla conformità normativa: L’Agenzia fornisce assistenza alle organizzazioni per conformarsi a normative come la Direttiva NIS2, che mira a rafforzare la sicurezza delle infrastrutture critiche.
- Promozione della cultura della sicurezza: Attraverso iniziative di formazione e sensibilizzazione, l’ACN lavora per diffondere una cultura della cybersicurezza in tutto il settore pubblico.
Sfide e opportunità per le PA
L’adozione dello strumento di valutazione del rischio cyber rappresenta sia una sfida che un’opportunità per le Pubbliche Amministrazioni:
Sfide:
- Necessità di risorse dedicate per l’implementazione e il monitoraggio continuo.
- Possibile resistenza al cambiamento all’interno delle organizzazioni.
- Complessità nell’integrazione con i sistemi e processi esistenti.
Opportunità:
- Miglioramento significativo della postura di sicurezza.
- Maggiore consapevolezza dei rischi cyber all’interno dell’organizzazione.
- Possibilità di allocare le risorse in modo più efficiente, basandosi su una valutazione accurata dei rischi.
Consigli per una implementazione efficace
Per garantire un’implementazione efficace dello strumento di valutazione del rischio cyber, le PA dovrebbero considerare i seguenti suggerimenti:
- Creazione di un team dedicato: Formare un gruppo di lavoro multidisciplinare responsabile dell’implementazione e della gestione dello strumento.
- Mappatura completa degli asset: Effettuare una mappatura dettagliata di tutti gli asset digitali dell’organizzazione prima di iniziare la valutazione del rischio.
- Definizione di KPI: Stabilire indicatori chiave di performance per misurare l’efficacia delle misure di sicurezza implementate.
- Coinvolgimento del top management: Assicurarsi il supporto e l’impegno dei vertici dell’organizzazione per garantire le risorse necessarie e promuovere una cultura della sicurezza.
- Collaborazione inter-istituzionale: Promuovere lo scambio di informazioni e best practices con altre PA per creare un ecosistema di sicurezza più robusto.
- Revisione periodica: Pianificare revisioni regolari della valutazione del rischio per adattarsi ai cambiamenti del panorama delle minacce.
L’iniziativa dell’ACN di fornire uno strumento di valutazione del rischio cyber alle Pubbliche Amministrazioni rappresenta un passo importante verso il rafforzamento della sicurezza informatica nazionale. In un’epoca in cui le minacce cyber sono in costante evoluzione, è fondamentale che le PA adottino un approccio proattivo e strutturato alla gestione del rischio.
L’implementazione efficace di questo strumento, unita a una cultura organizzativa che pone la sicurezza al centro, può contribuire significativamente a migliorare la resilienza del settore pubblico italiano di fronte alle sfide cibernetiche. Le PA che sapranno cogliere questa opportunità non solo proteggeranno meglio i propri asset e i dati dei cittadini, ma saranno anche in grado di offrire servizi digitali più sicuri e affidabili, contribuendo così alla trasformazione digitale del Paese.





