Vulnerabilità critica nei dispositivi D-Link DAP-2695: rischio di compromissione totale

Vulnerabilità critica nei dispositivi D-Link DAP-2695: rischio di compromissione totale


La recente scoperta della vulnerabilità CVE-2025-11665 nei dispositivi D-Link DAP-2695 espone le reti a rischi intensi di attacco informatico. Questa falla permette l’esecuzione di comandi arbitrari sul dispositivo, mettendo in pericolo la sicurezza, l’integrità e la disponibilità dei dati aziendali. Il problema riguarda una funzione specifica del firmware, e non esistono patch ufficiali poiché il prodotto è fuori supporto.

Se utilizzi ancora questi dispositivi:
Sostituiscili immediatamente,
Isola il dispositivo dalla rete,
Monitora il traffico di rete sospetto,
Aggiorna la documentazione interna sulle vulnerabilità note.


CVE-2025-11665: Panoramica tecnica e contesto

Cos’è la vulnerabilità CVE-2025-11665?

CVE-2025-11665 è una vulnerabilità di tipo OS command injection individuata nei dispositivi D-Link DAP-2695 con firmware versione 2.00RC131, nello specifico nella funzione fwupdater_main del componente rgbin, deputato all’aggiornamento del firmware. Un attaccante può manipolare gli input di questa funzione per eseguire comandi malevoli sul sistema operativo del dispositivo.

Perché è pericolosa?

La falla consente attacchi remoti tramite la rete senza necessità di interazione dell’utente, ma l’aggressore deve possedere privilegi elevati sul dispositivo. Nonostante questa barriera, il rischio è significativo, soprattutto in ambienti aziendali o industriali dove i dispositivi DAP-2695 sono ancora in uso come punti di accesso wireless.

Questi dispositivi, essendo End of Life (fuori dal ciclo di supporto del produttore), non ricevono più aggiornamenti di sicurezza. Questo li rende particolarmente vulnerabili poiché non sono previste patch ufficiali per risolvere il problema.

Valutazione del rischio

  • Gravità: Media (CVSS 4.7/10)
  • Attacco: Remoto, attraverso manipolazione del protocollo di rete
  • Privilegi richiesti: Alti (pertanto attacco facilitato in contesti dove la sicurezza interna non è gestita correttamente)
  • Piattaforme colpite: Solo hardware D-Link DAP-2695 versione firmware 2.00RC131

Anche se il punteggio CVSS non è il massimo, in ambienti produttivi la possibilità di compromettere il dispositivo e usarlo come punto di partenza per ulteriori movimenti laterali, intercettazioni di dati sensibili o lanciare Denial of Service sulla rete rappresenta una grave minaccia.


Impatti pratici sulle aziende e utenti

Conseguenze della compromissione

  • Disruptione della rete wireless: Un attacco può rendere indisponibile la connettività per utenti e dispositivi IoT.
  • Esfiltrazione di dati: Il dispositivo compromesso può essere usato per intercettare traffico sensibile.
  • Movimento laterale: L’attaccante può utilizzare il dispositivo come trampolino verso altre risorse della rete.
  • Perdita di controllo: L’attaccante acquisisce il controllo completo del punto di accesso e può modificarne configurazione e regole dei firewall interni.

Settori ad alto rischio

  • Sanità: infrastrutture ospedaliere con DAP-2695 non aggiornati e collegati a dati clinici.
  • Finanza: reti bancarie con access point obsoleti per connessioni interne.
  • Pubblica amministrazione: uffici pubblici con apparati di rete storici.
  • Industria e logistica: reti di fabbriche e magazzini che sfruttano access point legacy per collegare dispositivi e sensori.

Analisi approfondita vettore d’attacco

  • Il componente vulnerabile: La funzione fwupdater_main gestisce gli aggiornamenti firmware del dispositivo. Un input manipolato consente l’esecuzione di comandi di sistema (shell commands) non previsti dal flusso operativo.
  • Accessibilità: Sebbene sia richiesta autenticazione con privilegi elevati, nelle reti dove le credenziali di amministrazione non sono sufficientemente protette questa barriera può essere facilmente superata.
  • Scansione e rilevamento: Gli scanner automatici possono rilevare la versione firmware vulnerabile tramite banner o interrogazioni SNMP/Telnet/HTTP sotto la configurazione di gestione del dispositivo.

Azioni immediate e mitigazione

Per chi potrebbe essere ancora esposto:

  • Effettuare una ricognizione interna per identificare la presenza di dispositivi D-Link DAP-2695 nella rete.
  • Segregare e isolare i dispositivi vulnerabili dal resto dell’infrastruttura.
  • Disabilitare qualsiasi accesso remoto o via web alla configurazione del dispositivo.
  • Monitorare costantemente i log di accesso e le attività di rete del dispositivo.
  • Pianificare la sostituzione con nuovi access point supportati e aggiornati.

Possibili controindicazioni e scenari futuri

La mancanza di supporto ufficiale rende impossibile l’applicazione di patch via vendor.
Soluzioni alternative, come firewall esterni e VPN, possono mitigare solo in parte il rischio. L’utilizzo prolungato di dispositivi fuori supporto rappresenta una pratica fortemente sconsigliata dal punto di vista della sicurezza, in quanto la superficie di attacco potrebbe crescere ulteriormente nel tempo.


Domande frequenti sulla vulnerabilità

Quali versioni e modelli sono colpiti?
Solo il modello D-Link DAP-2695, firmware versione 2.00RC131.

Esistono exploit pubblici?
Ad oggi non sono noti exploit pubblici; tuttavia, l’accesso privilegiato facilita la creazione di uno strumento di attacco custom.

Cosa fare se non si può sostituire subito il dispositivo?
Isolare il dispositivo, limitare gli accessi di gestione e monitorare costantemente traffico e logs.


Consigli strategici e tecnici per specialisti IT

In profondità:

  • Implementa segmentazione di rete con VLAN dedicate e regole firewall specifiche per isolare i dispositivi vulnerabili.
  • Utilizza sistemi di Intrusion Detection/Prevention per individuare tentativi di comando non autorizzato verso l’apparato.
  • Automatizza la scansione periodica dei dispositivi legacy presenti in azienda per rilevare versioni firmware suscettibili a exploit.
  • Documenta e aggiorna la policy di gestione dei device obsoleti, introducendo procedure di dismissione accelerata.
  • Effettua penetration test mirati sui segmenti di rete che ancora includono questi dispositivi per misurare realmente l’esposizione del perimetro aziendale.

La sicurezza della rete parte dall’identificazione e rimozione dei punti deboli.
Dispositivi non supportati sono una minaccia latente, agisci subito per mettere in sicurezza la tua infrastruttura!

Fonte: https://cvefeed.io/vuln/detail/CVE-2025-1166

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