Adobe, una delle aziende leader nel settore della grafica e del design, ha recentemente annunciato una modifica alle sue condizioni d’uso per i software come Photoshop. Tale modifica ha suscitato la rabbia di molti professionisti, preoccupati per il fatto che la società stia reclamando il diritto di accedere al loro contenuto, utilizzarlo liberamente e persino concederlo in sub-licenza ad altri.
Il problema con le nuove condizioni d’uso di Adobe
Le nuove condizioni d’uso richiedono agli utenti di concedere ad Adobe una licenza non esclusiva, mondiale, senza royalty, sublicensabile, per utilizzare, riprodurre, pubblicamente visualizzare, distribuire, modificare, creare opere derivate basate su, pubblicamente eseguire e tradurre il contenuto. Questo significa che Adobe può utilizzare il lavoro degli utenti per operare o migliorare i suoi servizi e software.
Molti professionisti, tra cui designer, creativi, avvocati e medici, sono preoccupati per le implicazioni di tali condizioni, soprattutto se lavorano con file proprietari o sono soggetti a accordi di non divulgazione (NDA) con i propri clienti.
Reazioni alla modifica delle condizioni d’uso di Adobe
Designer come Wetterschneider, che lavora con clienti come DC Comics e Nike, hanno espresso la loro preoccupazione per le nuove condizioni d’uso. Anche registi come Duncan Jones e concept artist come Sam Santala hanno criticato la mossa di Adobe, sottolineando che tale modifica non dovrebbe consentire all’azienda di accedere al loro lavoro senza il loro consenso.
Alcuni utenti hanno persino segnalato che non è possibile richiedere supporto o disinstallare i software di Adobe senza prima accettare le nuove condizioni d’uso.
Possibili spiegazioni e soluzioni
Alcuni utenti suggeriscono che la modifica delle condizioni d’uso potrebbe essere semplicemente per consentire ad Adobe di creare miniature dalle immagini archiviate nello spazio di archiviazione cloud. Altri ritengono che potrebbe essere correlata alla scansione di CSAM (materiale pedopornografico) – qualcosa che fanno la maggior parte dei servizi cloud.
Tuttavia, se queste spiegazioni innocenti si applicano, Adobe ha completamente fallito nel comunicare le proprie intenzioni, e gli utenti non sono soddisfatti.
Come procedere
Se sei un professionista preoccupato per le nuove condizioni d’uso di Adobe, considera le seguenti opzioni:
- Leggi attentamente le nuove condizioni d’uso: Assicurati di comprendere appieno i termini e le condizioni prima di accettarli.
- Contatta Adobe: Se hai domande o preoccupazioni, non esitare a contattare l’azienda per chiedere chiarimenti.
- Esplora alternative: Se non sei soddisfatto delle nuove condizioni d’uso di Adobe, potresti prendere in considerazione l’idea di esplorare alternative, come Affinity Photo, GIMP o Pixelmator.
- Lavora offline: Se lavori con file proprietari o sei soggetto a NDA, potresti prendere in considerazione l’idea di lavorare offline o utilizzare software che non richiedano l’archiviazione cloud.
Le nuove condizioni d’uso di Adobe hanno suscitato preoccupazione e rabbia tra i professionisti che utilizzano i suoi software. Sebbene ci siano possibili spiegazioni innocenti per la modifica, Adobe ha fallito nel comunicare le proprie intenzioni, lasciando agli utenti il compito di decidere come procedere. Prenditi il tempo per comprendere appieno le nuove condizioni d’uso e considera le tue opzioni prima di accettarle.
Fonte: https://9to5mac.com/2024/06/06/change-to-adobe-terms-amp-conditions/