Android a rischio: due bug zero-day attivamente sfruttati per spionaggio

Android a rischio: due bug zero-day attivamente sfruttati per spionaggio

Negli ultimi mesi, il panorama della sicurezza informatica è stato scosso dalla scoperta di due bug zero-day che hanno colpito dispositivi Android di milioni di utenti in tutto il mondo. Questi bug sono stati sfruttati attivamente in campagne di spionaggio mirato, rendendo urgenti le misure di mitigazione e protezione contro queste minacce. Questo articolo approfondisce i dettagli di queste vulnerabilità, il loro impatto, e fornisce consigli pratici per proteggere i dispositivi Android.

Le vulnerabilità scoperte

Le due vulnerabilità scoperte includono:

  • CVE-2024-53197: Questa vulnerabilità è legata all’escalation di privilegi attraverso i driver USB di Android, consentendo agli aggressori di ottenere accesso privilegiato senza l’interazione dell’utente. Amnesty International l’ha scoperta durante un’analisi forense su un dispositivo sequestrato a un attivista.
  • CVE-2024-53150: Un bug che consente la divulgazione di informazioni sensibili tramite il sottosistema USB. Entrambi i bug permettono attacchi mirati, sfruttando connessioni USB non sicure.

Questi exploit sfruttano il kernel Linux alla base del sistema operativo Android, colpendo dispositivi di diversi produttori indipendentemente dalle personalizzazioni.

Come sono stati utilizzati i bug

Questi bug sono stati impiegati, ad esempio, dalle autorità serbe per condurre attività di spionaggio contro attivisti e giornalisti. Grazie a strumenti forensi avanzati, come quelli forniti dall’azienda israeliana Cellebrite, i dispositivi Android sono stati sbloccati e controllati da remoto. Amnesty International ha rilevato che queste vulnerabilità consentivano:

  • Accesso ai dati sensibili del dispositivo;
  • Esecuzione di codice malevolo;
  • Installazione di malware.

Le misure adottate da Google

A fronte di queste minacce, Google ha rilasciato patch di sicurezza come parte dell’aggiornamento di aprile 2025. Questi aggiornamenti includono:

  • Livello di patch 2025-04-01 e 2025-04-05: che correggono vulnerabilità sia nel framework che nei componenti di sistema e kernel.
  • Miglioramenti nelle politiche di sicurezza SELinux e filtri seccomp per i codec multimediali.

È fondamentale aggiornare i dispositivi all’ultima versione per ridurre significativamente i rischi.

Consigli pratici per proteggere i dispositivi Android

Per difendersi da questi e futuri attacchi zero-day, gli utenti Android devono seguire alcune buone pratiche di sicurezza:

  1. Aggiornare il dispositivo regolarmente: Assicurarsi che il dispositivo disponga delle ultime patch di sicurezza. Questa è la prima linea di difesa contro bug conosciuti.
  2. Evitare connessioni USB non sicure: Evitare di collegare il dispositivo a computer o accessori USB di cui non si conosce l’affidabilità. Gli attacchi sfruttano spesso connessioni fisiche per attivare exploit.
  3. Utilizzare blocchi biometrici o PIN robusti: Implementare autenticazioni sicure sul dispositivo per limitare l’accesso fisico.
  4. Scaricare app solo da fonti ufficiali: Le app provenienti da store non ufficiali potrebbero contenere malware progettato per sfruttare vulnerabilità del sistema.
  5. Disattivare l’opzione debug USB: Questa funzionalità è utile per sviluppatori ma rischiosa per utenti comuni, perché potrebbe consentire attacchi se attivata.
  6. Monitorare le comunicazioni: Installare software di sicurezza che rilevino attività sospette, come connessioni USB o app non autorizzate.

Le vulnerabilità zero-day rappresentano una delle minacce più insidiose per la sicurezza informatica. Sebbene Google abbia agito rapidamente per rilasciare le patch necessarie, la responsabilità di proteggere i dispositivi ricade anche sugli utenti. Aggiornare regolarmente, essere cauti con dispositivi e connessioni non sicuri, e adottare pratiche di sicurezza robuste sono passi essenziali per mantenere la propria privacy intatta.

La sicurezza dei dispositivi mobile non è solo una questione tecnica, ma un imperativo per proteggere dati sensibili e libertà personale. Restare informati e agire prontamente può fare la differenza tra un sistema sicuro e uno vulnerabile.

Fonte: https://www.redhotcyber.com/post/android-a-rischio-scoperti-due-bug-zeroday-utilizzati-attivamente-in-attivita-di-spionaggio

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