Attacchi informatici tramite IoT: frigoriferi, stampanti e smartwatch nel mirino degli hacker

Attacchi informatici tramite IoT: frigoriferi, stampanti e smartwatch nel mirino degli hacker

Gli attacchi informatici tramite Internet of Things (IoT) sono una minaccia sempre più seria per le nostre case e le nostre aziende. Da frigoriferi intelligenti a stampanti e smartwatch, molti dispositivi che facciamo parte della nostra vita quotidiana sono vulnerabili agli attacchi informatici. Questo articolo esplora i rischi associati a questi attacchi e fornisce consigli pratici per proteggere i nostri dispositivi IoT.

Rischi associati agli attacchi IoT

Gli attacchi IoT utilizzano dispositivi intelligenti come punti di accesso per infiltrarsi nelle reti informatiche. Questi dispositivi, spesso connessi a Internet senza adeguata protezione, possono essere facilmente hackerati. Un esempio noto è l’attacco del 2013-2014, in cui oltre 100.000 dispositivi “intelligenti” furono violati da remoto e utilizzati per inviare messaggi malevoli[1].

Esempi di attacchi IoT

  • Frigoriferi intelligenti: Un frigorifero connesso a Internet può essere hackerato per cambiare le impostazioni interne, causando danni ai cibi o addirittura creando un ambiente pericoloso.
  • Stampanti: Le stampanti possono essere utilizzate come “thingbot” per diffondere malware o sovraccaricare le infrastrutture informatiche.
  • Smartwatch: Un smartwatch può essere utilizzato per accedere a informazioni personali sensibili, come password o dati di pagamento.

Come gli hacker attaccano i dispositivi IoT

Gli hacker sfruttano spesso le vulnerabilità dei dispositivi IoT per accedere alle reti informatiche. Ecco alcuni modi in cui gli attacchi avvengono:

  • Password di default: Molti dispositivi IoT vengono consegnati con password di default che non vengono cambiate dagli utenti. Questo rende facile per gli hacker accedere ai dispositivi.
  • Aggiornamenti non regolari: Se i dispositivi IoT non vengono aggiornati regolarmente, possono rimanere esposti a vulnerabilità note.
  • Condivisione della rete: Quando i dispositivi IoT condividono la stessa rete con altri dispositivi, aumenta la possibilità di attacchi.

Consigli per proteggere i dispositivi IoT

Per proteggere i nostri dispositivi IoT, è importante seguire alcuni consigli pratici:

  • Cambiare le password di default: Assicurati di cambiare le password di default dei dispositivi IoT non appena li installi.
  • Aggiornare regolarmente il software: Mantieni i dispositivi IoT aggiornati con le ultime patch per proteggerti dalle vulnerabilità note.
  • Implementare l’autenticazione a due fattori: Utilizza l’autenticazione a due fattori per aggiungere un livello di sicurezza extra.
  • Monitorare i dispositivi: Utilizza soluzioni di monitoraggio per tenere traccia delle attività dei dispositivi IoT e rilevare eventuali infezioni.
  • Utilizzare un’architettura di sicurezza zero trust: Assicurati che i dispositivi IoT non abbiano accesso privilegiato alle risorse critiche della rete.

Esempi di attacchi specifici

  • Attacco Mirai: La famiglia di malware Mirai è stata utilizzata per creare botnet di dispositivi IoT, come router e stampanti, per effettuare attacchi Distributed Denial of Service (DDoS)[2].
  • Attacco Gafgyt: La famiglia di malware Gafgyt è stata utilizzata per creare botnet di dispositivi IoT, come telecamere e termostati, per effettuare attacchi di furto di dati e di controllo remoto[2].

Gli attacchi informatici tramite IoT rappresentano una minaccia seria per la sicurezza delle nostre case e delle nostre aziende. È fondamentale proteggere i nostri dispositivi IoT con password forti, aggiornamenti regolari e monitoraggio continuo. Inoltre, l’implementazione di un’architettura di sicurezza zero trust può aiutare a ridurre la vulnerabilità dei dispositivi IoT. Seguendo questi consigli, possiamo ridurre il rischio di attacchi informatici e proteggere i nostri dispositivi IoT.

Fonte: https://www.analisideirischinformatici.it/sicurezza/attacchi-informatici-tramite-iot-frigoriferi-stampanti-e-smartwatch-nel-mirino-degli-hacker

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