Google Play invaso da app dannose: milioni di utenti Android a rischio

Milioni di utenti Android a rischio: Google Play invaso da app dannose

I recenti sviluppi della sicurezza mobile hanno portato alla luce una serie di vastissime campagne malevoli rivolte agli utenti Android tramite il Google Play Store. Sono stati identificati centinaia di applicativi, apparentemente innocui e spesso legati a servizi basati sull’intelligenza artificiale, strumenti di utilità quotidiana, giochi o produttività, che in realtà celano minacce subdole e sofisticate. Scarica solo da sviluppatori affidabili, controlla sempre le recensioni e aggiorna regolarmente Android e le sue protezioni. Gli esperti stimano che queste app fraudolente abbiano raggiunto decine di milioni di dispositivi in poche settimane, alimentando frodi pubblicitarie, furti di dati e accessi bancari non autorizzati.

Una panoramica della nuova emergenza malware su Google Play

Negli ultimi mesi, diverse campagne globali hanno reso il Google Play Store un terreno fertile per la distribuzione di malware e truffe:

  • Operazione SlopAds: Una delle campagne più grandi recentemente individuate si chiama SlopAds e conta almeno 224 applicazioni nocive, per un totale superiore a 38 milioni di download in 228 paesi diversi. Queste app, spacciate spesso come strumenti basati su IA o utility di vario tipo, sfruttano tecniche avanzate di occultamento (tra cui steganografia e WebView nascoste) per generare click fraudolenti su annunci pubblicitari e reindirizzare i profitti verso circuiti controllati dagli attaccanti. SlopAds ha generato fino a 2,3 miliardi di richieste pubblicitarie al giorno, con Stati Uniti, India e Brasile tra i paesi più colpiti.

  • Malware PlayPraetor: Individuato più recentemente, PlayPraetor è un trojan remoto multifunzionale che ha già infettato oltre 11.000 dispositivi in Europa, Sud America e Asia. Questo malware abusa dei servizi di accessibilità di Android per ottenere il controllo completo del dispositivo, rubando credenziali bancarie e criptovalute tramite schermate di login simulate per oltre 200 app finanziarie popolari. PlayPraetor si diffonde tramite pagine di download fasulle che imitano il Play Store, promosse attraverso pubblicità su social e SMS.

  • Campagne di ad-fraud e click-fraud: Numerose altre famiglie di malware, come Joker, TeaBot (o Anatsa) e molte varianti adware, continuano a farsi strada tra le app apparentemente legittime sul Play Store. Il modus operandi prevede spesso che l’app venga approvata da Google come strumento utile (lettori PDF, app foto, tastiere, tracker fitness), solo per scaricare successivamente codice maligno e avviare attività fraudolente a “seconda fase”, come furti di dati sensibili o abbonamenti indesiderati.

Come funzionano queste app malevole?

Le applicazioni dannose seguono schemi sofisticati:

  • Offuscamento del codice: Tecniche come la steganografia, che nasconde il codice malevolo in immagini o file apparentemente innocui, permettono di superare i controlli automatici del Play Store.
  • Camuffamento da utility innocue: Le app si presentano come strumenti per la produttività o giochi, accumulando rapidamente recensioni (spesso false) e download.
  • Attivazione ritardata: La componente nociva può attivarsi solo dopo l’installazione, magari dopo un aggiornamento sospetto, evitando controlli periodici.
  • Abuso delle autorizzazioni di sistema: Molte di queste app richiedono permessi invasivi, come accessibilità o gestione SMS, per ottenere il controllo completo del dispositivo.
  • Comunicazione con server C2: Dopo l’installazione, l’app stabilisce un collegamento con server di comando e controllo che inviano istruzioni, aggiornano i payload, oppure raccolgono dati ed eseguono azioni sullo smartphone infetto.
  • Frodi pubblicitarie massicce: I dispositivi infetti generano artificialmente click su pubblicità per gonfiare i profitti degli attaccanti tramite siti-appositi.
  • Furto dati e credenziali: Alcuni trojan bancari lanciano schermate “sovrapposte” che imitano le bancarie più popolari, inducendo l’utente a inserire password, PIN e OTP.

Chi sono le vittime e come vengono raggiunte?

La portata globale della minaccia è garantita da un mix di strategie di diffusione:

  • Campagne pubblicitarie mirate: Tramite piattaforme come Meta (Facebook/Instagram), vengono promossi falsi link che portano a pagine di download fraudolente, spesso indistinguibili da vere pagine degli store.
  • SMS di phishing: Invio massivo di SMS che invitano a scaricare app “urgenti” (ad es. falsi aggiornamenti di sicurezza o notifiche bancarie).
  • Recensioni e valutazioni manipolate: Molte app fraudolente accumulano rapidamente valutazioni false per ottenere visibilità e fiducia.
  • Infiltrazioni sempre rinnovate: I cybercriminali rilasciano continuamente nuove versioni con nuovi nomi e funzionalità per eludere i controlli di Google.

Anche se Google rimuove periodicamente le app segnalate, la rapidità con cui vengono rimpiazzate e la continua evoluzione delle tecniche di offuscamento mettono a dura prova i sistemi di difesa automatizzati.

Come si difende Google?

Google ha rafforzato i sistemi di controllo tramite Play Protect, che ora avvisa e blocca, anche dopo l’installazione, le app riconosciute come pericolose persino se lo scaricamento avviene da fonti esterne al Play Store. Tuttavia, la natura dinamica delle minacce impone una costante vigilanza e aggiornamenti continui della piattaforma. Nonostante gli sforzi, anche Google Play Store non può garantire una sicurezza totale, visto che molte minacce passano inosservate fino alle prime segnalazioni da parte di esperti o vittime.

Consigli pratici per ogni utente Android

Azione immediata:

  • Scarica solo app da sviluppatori noti e con numerose recensioni verificate.
  • Controlla sempre le autorizzazioni richieste da ogni app, soprattutto se sembrano esagerate rispetto alla funzionalità offerta.
  • Tieniti aggiornato con le patch di sicurezza e consenti sempre aggiornamenti automatici delle app, seppure scegliendole accuratamente.
  • Leggi le ultime recensioni e diffida di app con picchi improvvisi di valutazioni positive.
  • Rimuovi subito ogni applicazione sospetta e installa uno strumento di sicurezza affidabile (come Bitdefender, Malwarebytes o similari).

Come riconoscere una minaccia nascosta

  • Fasce di rischio aumentato: app che promettono risultati “miracolosi”, utilità IA, offerte troppo vantaggiose, temi personalizzati, giochi o tastiere con pochi download ma recensioni altissime.
  • Anomalie da monitorare: richieste di permessi non in linea (accesso a SMS/telefonate per una semplice app di disegno), consumo anomalo di batteria, apparizione di pubblicità intrusive fuori dalle app aperte, redirect improvvisi verso siti sconosciuti.

Scenario futuro e raccomandazioni in ottica avanzata

La guerra tra sviluppatori malevoli e team di sicurezza continuerà a essere una corsa contro il tempo. Le campagne di malware sono destinate a diventare sempre più sofisticate, sfruttando tecniche evolute di intelligenza artificiale, social engineering e modelli “as-a-service” (MaaS). La collaborazione attiva fra utenti, ricercatori e aziende di sicurezza sarà fondamentale.

Per proteggersi in modo più avanzato:

  • Utilizza strumenti di monitoraggio anomalie comportamentali, non solo antivirus classici, che analizzino il comportamento post-installazione delle app.
  • Esegui periodicamente backup dei dati importanti su servizi cloud cifrati e verifica spesso chi ha accesso ai tuoi account principali.
  • Non cedere mai dati sensibili in risposta a schermate popup o richieste inusuali delle app, e attiva ogni possibile doppio fattore di autenticazione (2FA) per i servizi critici, specialmente bancari.
  • Segui le news su sicurezza mobile e prendi parte a programmi di segnalazione delle app sospette.
  • Nel dubbio, consulta sempre fonti affidabili prima di installare una nuova app anche se presente su Google Play Store.

Il periodo recente dimostra quanto sia fondamentale una cultura digitale consapevole: solo così si possono arginare tempestivamente campagne malevole sempre più diffuse, tutelando dispositivi e informazioni personali dalle nuove insidie di un mondo digitale in rapida evoluzione.

Fonte: https://gbhackers.com/google-play-flooded

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