Vulnerabilità Critica in Microsoft 365 Copilot: Gli Attacchi Cyber alla Ricerca di Dati Sensibili

Vulnerabilità critica in Microsoft 365 Copilot: gli Attacchi cyber alla ricerca di dati sensibili

Recentemente, i ricercatori di sicurezza hanno svelato che una vulnerabilità critica all’interno di Microsoft 365 Copilot ha consentito agli attaccanti di esfiltrare informazioni sensibili degli utenti attraverso una catena di exploit sofisticati. Questa vulnerabilità è stata corretta in seguito alla scoperta, ma ha messo in evidenza le debolezze della sicurezza nelle soluzioni di intelligenza artificiale integrate nelle piattaforme software moderne. La catena di exploit è stata individuata dal ricercatore di sicurezza Johann Rehberger, il quale ha utilizzato tecniche come l’iniezione di prompt, l’invocazione automatica di strumenti e una nuova tecnica nota come ASCII smuggling.

Il meccanismo di attacco ha avuto inizio con l’invio di un’email malevola o un documento condiviso contenente un payload realizzato ad hoc per l’iniezione di prompt. Questo payload era progettato per istruire Copilot a cercare ulteriori email e documenti senza richiedere alcuna interazione da parte dell’utente, rendendo invisibile il processo attraverso il quale i dati sensibili venivano introdotti nel contesto della chat. Un aspetto notevole di questo exploit è stato l’attivazione automatica di strumenti, consentendo a Copilot di recuperare informazioni come i codici MFA di Slack o cifre di vendita da altre fonti senza il consenso dell’utente.

Una delle tecniche più innovative impiegate è stata quella dell’ASCII smuggling. Questo metodo utilizza caratteri Unicode speciali, che si comportano come ASCII ma sono invisibili nell’interfaccia utente. In questo modo, l’attaccante poteva nascondere i dati esfiltrati all’interno di collegamenti cliccabili apparentemente innocui. Se un utente cliccava su uno di questi link, le informazioni sensibili celate venivano inviate a un server controllato dall’attaccante. Rehberger ha dimostrato concretamente come fosse possibile rubare e decodificare dati come numeri di fatturato e codici MFA utilizzando questa tecnica.

La catena completa di exploit si compone dei seguenti passaggi:

  1. Iniezione di prompt attraverso contenuti malevoli: Il processo inizia con la creazione e l’invio di contenuti progettati per sfruttare le vulnerabilità del sistema.
  2. Invocazione automatica di strumenti: Si sfrutta la capacità di Copilot di accedere a dati aggiuntivi senza il consenso dell’utente.
  3. ASCII smuggling per nascondere le informazioni esfiltrate: Viene impiegata questa tecnica per furti di dati invisibili, celati in link.
  4. Rendering di collegamenti verso domini controllati dagli attaccanti: Questi link vengono presentati plagiando il formato originario, inducendo l’utente a cliccarvi sopra.

Microsoft ha prontamente risposto alla segnalazione delle vulnerabilità, intervenendo per correggere i difetti riscontrati dopo la rivelazione responsabile del gennaio 2024. Sebbene non siano chiari i dettagli delle correzioni apportate, sembra che gli exploit originali non funzionino più e che il rendering dei collegamenti sia stato modificato per migliorare la sicurezza del sistema.

Johann Rehberger ha dichiarato: “Non è chiaro come Microsoft abbia effettivamente risolto la vulnerabilità, né quali siano state le raccomandazioni di mitigazione implementate. Tuttavia, gli exploit che ho costruito e condiviso con loro nei mesi di gennaio e febbraio non funzionano più.” Questo messaggio mette in luce l’importanza di una continua valutazione e miglioramento delle misure di sicurezza, in particolare in un contesto così dinamico come quello delle tecnologie informatiche moderne.

In un panorama digitale dove le minacce sono sempre in evoluzione, è essenziale che le aziende prendano sul serio la cybersicurezza. Ecco alcuni suggerimenti e consigli per migliorare la protezione delle informazioni sensibili:

  1. Educazione degli utenti: Gli utenti devono essere formati su come riconoscere le email di phishing e altri tentativi di attacco. La consapevolezza è una prima linea di difesa fondamentale.
  2. Implementazione di dati di autenticazione multi-fattore (MFA): Utilizzare sistemi MFA, come quelli forniti da Slack e altre piattaforme, può aggiungere un’altra barriera contro l’accesso non autorizzato.
  3. Monitoraggio attivo delle reti e dei sistemi: Le aziende dovrebbero implementare un sistema di monitoraggio continuo per rilevare attività sospette e comportamenti anomali.
  4. Aggiornamenti di sicurezza frequenti: È cruciale mantenere aggiornati tutti i sistemi e le applicazioni. Molte vulnerabilità vengono sfruttate semplicemente perché i sistemi non sono stati aggiornati.
  5. Analisi e valutazione delle vulnerabilità: Condurre regolarmente valutazioni di sicurezza e simulazioni di attacco per scoprire eventuali punti deboli prima che vengano sfruttati.
  6. Utilizzo di strumenti di cybersecurity: Investire in strumenti avanzati per l’analisi del malware e della phishing può migliorare significativamente la capacità di individuare e neutralizzare minacce in tempo reale.
  7. Piani di risposta agli incidenti: Avere un piano di emergenza che delinei i passaggi da seguire in caso di una violazione della sicurezza è essenziale per limitare i danni.
  8. Comunicazione trasparente in caso di violazione: Se si verifica una violazione, è fondamentale comunicare in modo chiaro con gli utenti riguardo alla natura dell’incidente e alle misure adottate per affrontarlo.

Le vulnerabilità come quella riscontrata in Microsoft 365 Copilot ricordano che nessun sistema è completamente immune agli attacchi. La preparazione e la reattività sono ingredienti chiave per affrontare le sfide della cybersicurezza moderna. Continuiamo a rimanere vigili e proattivi nell’affrontare le minacce potenziali per proteggere in modo efficace dati e risorse aziendali.

Fonte: https://cybersecuritynews.com/copilot-prompt-injection-vulnerability/

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