Il CEO di Microsoft AI, Mustafa Suleyman, ha recentemente suscitato polemiche affermando che le aziende di AI possono considerare la maggior parte del contenuto pubblicato online come “freeware” per i modelli di apprendimento automatico. Questa dichiarazione ha portato a diverse cause legali, tra cui quella intentata dal Center for Investigative Reporting contro OpenAI e Microsoft per l’utilizzo di contenuti senza permesso o compensazione.
Il Contenuto Online come “Freeware”
Suleyman ha spiegato che, secondo lui, il contenuto pubblicato online è considerato “freeware” dal 1990, il che significa che chiunque può copiarlo, ricrearlo o riprodurlo. Tuttavia, ha anche riconosciuto che esiste una categoria separata di contenuti, quelli pubblicati da organizzazioni con avvocati, che non dovrebbero essere utilizzati senza permesso.
Controversie e Cause Legali
Questa dichiarazione ha causato diverse controversie e cause legali. Ad esempio, il Center for Investigative Reporting ha intentato una causa contro OpenAI e Microsoft, seguito da otto giornali che hanno fatto lo stesso ad aprile. Anche il New York Times ha intentato una causa quattro mesi prima, e due autori hanno fatto causa ad OpenAI e Microsoft all’inizio dell’anno per aver utilizzato i loro lavori senza permesso. Inoltre, diversi sviluppatori hanno fatto causa ad OpenAI e GitHub per aver utilizzato codice di programmazione pubblicamente postato per allenare modelli generativi in violazione dei termini di licenza software.
Suggerimenti, Soluzioni e Best Practice
Questa situazione evidenzia l’importanza di comprendere le normative e le implicazioni etiche relative all’utilizzo del contenuto online per la formazione dei modelli di intelligenza artificiale. Ecco alcuni suggerimenti, soluzioni e best practice per le aziende di AI:
- Consentire e ottenere il permesso: Prima di utilizzare qualsiasi contenuto online per la formazione dei modelli di intelligenza artificiale, è importante ottenere il permesso dai titolari dei diritti d’autore o dai proprietari del contenuto.
- Rispettare i termini di licenza: Se si utilizza codice di programmazione o altri contenuti soggetti a licenza, è fondamentale rispettare i termini di licenza e garantire che l’utilizzo sia conforme alle normative vigenti.
- Valutare l’impatto etico: Le aziende di AI dovrebbero valutare l’impatto etico dell’utilizzo del contenuto online per la formazione dei modelli e adottare pratiche responsabili che rispettino i diritti dei creatori di contenuti.
- Collaborare con i creatori di contenuti: Le aziende di AI dovrebbero considerare la collaborazione con i creatori di contenuti per creare partnership che beneficino entrambe le parti e garantiscano il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale.
- Monitorare e aggiornare le normative: Le aziende di AI dovrebbero monitorare attentamente le normative relative all’utilizzo del contenuto online per la formazione dei modelli di intelligenza artificiale e aggiornare le proprie pratiche per garantire la conformità.
La dichiarazione del CEO di Microsoft AI, Mustafa Suleyman, ha suscitato polemiche e controversie legali riguardo all’utilizzo del contenuto online per la formazione dei modelli di intelligenza artificiale. Questa situazione evidenzia l’importanza di comprendere le normative e le implicazioni etiche relative all’utilizzo del contenuto online e di adottare pratiche responsabili che rispettino i diritti dei creatori di contenuti. Le aziende di AI dovrebbero considerare i suggerimenti, le soluzioni e le best practice sopra menzionate per garantire il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e promuovere pratiche etiche e responsabili nella formazione dei modelli di intelligenza artificiale.
Fonte: https://www.theregister.com/2024/06/28/microsoft_ceo_ai/