L’allarme sulla sicurezza: backdoor nelle copie pirata di Office e Photoshop
Le applicazioni piratate rappresentano un rischio significativo per la sicurezza informatica. Lo evidenziano recenti scoperte legate alle versioni contraffatte di Microsoft Office e Adobe Photoshop CC, nelle quali sono state individuate pericolose backdoor. Questi strumenti vengono sfruttati dai cybercriminali per accedere ai dati personali degli utenti, rubare criptovalute e compromettere la sicurezza di intere reti aziendali.
Come operano le backdoor scoperte
La minaccia è stata identificata dai ricercatori di Bitdefender nel 2018 e continua a evolversi. Una volta installate, le versioni pirata di Office e Photoshop rilasciano sul computer una serie di file malevoli, tra cui un’istanza di “ncat.exe” e un proxy TOR. Questi strumenti forniscono agli aggressori l’accesso remoto al dispositivo colpito, consentendo loro di:
- Esfiltrare dati personali tramite la rete TOR.
- Compromettere portafogli di criptovalute, in particolare Monero.
- Rubare cookie di sessioni di navigazione e profili utente di browser come Firefox.
Gli aggressori utilizzano queste backdoor in modo interattivo, sfruttando attività pianificate per garantire la persistenza del malware sul dispositivo infetto. Gli attacchi non si limitano al singolo computer: una volta compromesso, il dispositivo può infettare altri sistemi nella rete aziendale.
I rischi per utenti e aziende
L’utilizzo di software pirata non è solo illegale, ma espone gli utenti a gravi rischi informatici. Tra le conseguenze più comuni troviamo:
- Furti di dati personali sensibili.
- Perdita di fondi in criptovalute.
- Danni alla reputazione e potenziali azioni legali per le aziende coinvolte.
Secondo le analisi, la distribuzione geografica degli attacchi interessa in modo significativo Europa, Stati Uniti e India, dove l’uso di software pirata è più diffuso.
Come proteggersi
Per evitare questi rischi, è essenziale adottare alcune misure di prevenzione e sicurezza:
- Acquistare licenze originali: Utilizzare software legale è il primo passo per garantire la sicurezza dei propri sistemi.
- Installare e aggiornare antivirus affidabili: Gli antivirus possono individuare e bloccare malware prima che compromettano il dispositivo.
- Monitorare il traffico di rete: Utilizzare strumenti di monitoraggio per identificare comportamenti sospetti legati all’uso di proxy TOR o connessioni non autorizzate.
- Educazione alla sicurezza informatica: Aziende e privati dovrebbero investire in formazione per riconoscere i rischi legati ad applicazioni piratate e comportamenti online pericolosi.
- Utilizzare sistemi di certificazione software: Adottare soluzioni che verificano l’autenticità del software e monitorano eventuali attività anomale.
Conclusioni
Le backdoor scoperte nelle versioni pirata di Office e Photoshop sottolineano l’importanza di utilizzare esclusivamente software legale e certificato. Le conseguenze di un’infezione da malware vanno ben oltre il singolo dispositivo, mettendo a rischio intere reti aziendali e portafogli di criptovalute. Investire in tecnologia e sicurezza informatica non è solo una scelta etica, ma una necessità per proteggere dati sensibili e risorse economiche. Scegliere la legalità è sinonimo di tranquillità e sicurezza.





