La situazione attuale della compliance privacy in Italia
Secondo una recente ricerca condotta da Usercentrics, la compliance privacy rappresenta ancora una sfida significativa per la maggior parte delle aziende italiane. I risultati mostrano che solo un terzo delle imprese (33%) si dichiara pienamente confidente di rispettare le normative vigenti in materia di protezione dei dati personali[1]. Questo dato evidenzia come, nonostante l’importanza crescente attribuita alla tutela della privacy da parte dei consumatori, ben due terzi delle aziende italiane (67%) non siano completamente sicure della propria conformità alle normative nazionali ed europee, tra cui il GDPR e le disposizioni sui banner dei cookie[1].
Differenze tra settori
La ricerca ha rivelato interessanti disparità tra i diversi settori economici:
- Settori più conformi: Le aziende operanti nei settori finanziario, assicurativo e del software mostrano i livelli più alti di fiducia nella propria conformità[1].
- Settori meno conformi: Al contrario, i settori dell’agricoltura, della pubblica amministrazione e delle istituzioni non profit evidenziano una maggiore incertezza riguardo alla propria compliance privacy[1].
Principali ostacoli alla compliance
Le aziende hanno identificato diversi fattori che potrebbero aiutarle a garantire una migliore conformità:
- Risorse interne: Il 41% delle aziende ha indicato la necessità di maggiori risorse dedicate al monitoraggio delle evoluzioni normative locali[1].
- Responsabilità dedicate: Il 32% ritiene importante avere una figura o un team responsabile dell’aggiornamento dei codici di tracciamento e della gestione del relativo processo[1].
- Chiarezza normativa: Un altro 32% chiede normative più chiare, senza “aree grigie”[1].
- Formazione: Il 27% sottolinea l’importanza di formare il team per rafforzare le competenze in ambito normativo[1].
- Strumenti efficaci: Il 25% richiede strumenti più efficaci per la gestione e l’aggiornamento dei codici di tracciamento[1].
La complessità crescente della compliance privacy
Nicola Bernardi, presidente di Federprivacy, ha commentato la situazione attuale, sottolineando come la compliance in materia di protezione dei dati personali sia diventata notevolmente più complessa negli ultimi anni. Mentre in passato il focus era principalmente sul rispetto del GDPR, oggi le aziende devono fare i conti con numerosi nuovi regolamenti e atti normativi emanati dall’Unione Europea, che hanno un impatto diretto sulla privacy e sulla sicurezza dei dati[1].
L’importanza della formazione
Bernardi ha inoltre evidenziato il ruolo cruciale della formazione, come sottolineato dal 27% degli addetti ai lavori che hanno partecipato al sondaggio di Usercentrics. Tuttavia, ha anche messo in luce una problematica emersa dopo la pandemia: la prevalenza di corsi formativi online, che, sebbene più comodi ed economici per le aziende, possono penalizzare il livello di apprendimento e l’acquisizione delle competenze necessarie[1].
Il valore della privacy per i consumatori
Tilman Harmeling, Senior Privacy Expert di Usercentrics, ha sottolineato l’importanza della privacy come valore fondamentale per i consumatori. Ha avvertito che i brand che non tutelano adeguatamente la privacy rischiano di perdere rapidamente la fiducia dei propri clienti. Harmeling ha inoltre enfatizzato il ruolo dei banner per il consenso, che non sono solo un obbligo normativo, ma rappresentano il principale strumento attraverso cui i consumatori scelgono come e con chi condividere i propri dati[1].
Consigli per migliorare la compliance privacy
Alla luce di questi risultati, ecco alcuni suggerimenti per le aziende italiane che desiderano migliorare la propria compliance privacy:
- Investire in formazione continua: Organizzare corsi di formazione regolari per il personale, combinando sessioni online con incontri in presenza per massimizzare l’apprendimento.
- Creare un team dedicato: Istituire un gruppo di lavoro specifico per la privacy, responsabile del monitoraggio delle normative e dell’implementazione delle misure necessarie.
- Adottare strumenti tecnologici avanzati: Implementare soluzioni software specializzate per la gestione della privacy e la conformità normativa.
- Effettuare audit regolari: Condurre valutazioni periodiche della conformità privacy per identificare e correggere eventuali lacune.
- Collaborare con esperti esterni: Considerare la consulenza di professionisti specializzati in privacy per ottenere una prospettiva esterna e aggiornata.
- Implementare una cultura della privacy: Promuovere una mentalità orientata alla privacy in tutta l’organizzazione, dalla leadership ai dipendenti di prima linea.
- Migliorare la trasparenza: Comunicare chiaramente le pratiche di privacy ai clienti e stakeholder, utilizzando un linguaggio semplice e comprensibile.
- Rivedere e aggiornare le politiche: Mantenere aggiornate le politiche di privacy e sicurezza dei dati, adattandole alle evoluzioni normative e tecnologiche.
- Implementare il privacy by design: Integrare considerazioni sulla privacy fin dalle prime fasi di sviluppo di nuovi prodotti, servizi o processi aziendali.
- Monitorare le best practices del settore: Restare aggiornati sulle migliori pratiche in materia di privacy nel proprio settore e implementarle ove possibile.
La compliance privacy rimane una sfida significativa per la maggior parte delle aziende italiane. Tuttavia, con un approccio proattivo, investimenti mirati in formazione e tecnologia, e una cultura aziendale che pone la privacy al centro, le imprese possono migliorare significativamente la loro conformità. Non solo questo le aiuterà a evitare sanzioni e rischi legali, ma contribuirà anche a costruire e mantenere la fiducia dei consumatori, un asset sempre più prezioso nell’economia digitale di oggi.
La strada verso una piena compliance privacy può sembrare lunga e complessa, ma è un percorso necessario che può portare a vantaggi competitivi significativi. Le aziende che riusciranno a navigare con successo queste acque normative saranno meglio posizionate per prosperare in un mondo sempre più attento alla protezione dei dati personali.