La minaccia emergente: vulnerabilità zero-day in Google Chrome
Negli ultimi mesi, la sicurezza informatica ha registrato un preoccupante aumento di vulnerabilità critiche che colpiscono uno dei browser più diffusi al mondo: Google Chrome. Due gravi falle di sicurezza, identificate come CVE-2025-2783 e CVE-2025-2476, hanno recentemente messo in allerta la comunità di sicurezza informatica globale, costringendo Google a rilasciare aggiornamenti di emergenza per proteggere i propri utenti.
Queste vulnerabilità non rappresentano semplici bug di programmazione, ma vere e proprie falle zero-day – vulnerabilità precedentemente sconosciute che vengono sfruttate attivamente dagli hacker prima che gli sviluppatori possano rilasciare una patch. La gravità della situazione è tale che persino la CISA (Cybersecurity and Infrastructure Security Agency) degli Stati Uniti ha inserito almeno una di queste vulnerabilità nel suo catalogo di vulnerabilità attivamente sfruttate, imponendo scadenze stringenti per l’applicazione delle correzioni.
CVE-2025-2783: la prima vulnerabilità zero-day del 2025
La prima vulnerabilità che analizzeremo è stata identificata come CVE-2025-2783, scoperta dai ricercatori di sicurezza di Kaspersky Boris Larin e Igor Kuznetsov. Questa falla di sicurezza ad alta gravità rappresenta il primo exploit zero-day attivamente sfruttato per Chrome dall’inizio dell’anno.
Natura tecnica della vulnerabilità
Il problema risiede specificamente nel componente Mojo di Chrome su sistemi Windows. Mojo è una collezione di librerie runtime che forniscono un meccanismo indipendente dalla piattaforma per la comunicazione inter-processo (IPC). La vulnerabilità è stata descritta come un “incorrect handle provided in unspecified circumstances”, un errore che può sembrare tecnico e oscuro, ma le cui conseguenze sono estremamente gravi.
Secondo i ricercatori, questa falla permette agli attaccanti di aggirare completamente la protezione sandbox di Google Chrome, come se questa non esistesse. Questo è particolarmente allarmante, poiché la sandbox rappresenta una delle principali difese del browser, progettata per isolare i processi potenzialmente dannosi dal resto del sistema.
La vulnerabilità deriva da un errore logico che si verifica all’intersezione tra la sandbox di Google Chrome e il sistema operativo Windows, creando una falla che può essere sfruttata per eseguire codice arbitrario con i privilegi dell’utente connesso.
Impatto e sfruttamento
Sebbene Google non abbia rilasciato informazioni tecniche dettagliate sulla natura degli attacchi, alcuni rapporti suggeriscono che la vulnerabilità sia stata utilizzata per distribuire malware in attacchi di spionaggio mirati contro organizzazioni russe. Questo solleva preoccupazioni sulla possibilità che attori statali o gruppi di minacce persistenti avanzate (APT) possano essere coinvolti nello sfruttamento di questa vulnerabilità.
Risposta di Google e tempistiche
Google ha rilasciato aggiornamenti di sicurezza il 26-27 marzo 2025 per affrontare questa vulnerabilità. La CISA ha aggiunto la CVE-2025-2783 al suo Catalogo delle Vulnerabilità Conosciute Sfruttate, esortando gli utenti a correggere la falla entro il 17 aprile 2025. Le versioni di Chrome precedenti alla 134.0.6998.177/.178 sono considerate vulnerabili.
CVE-2025-2476: vulnerabilità critica in Chrome Lens
La seconda vulnerabilità significativa, CVE-2025-2476, rappresenta una falla di sicurezza ancora più grave, classificata come “critica” da Google. Questa vulnerabilità colpisce il componente Lens di Chrome su tutte le principali piattaforme: Windows, Mac, Linux e Android.
Natura tecnica della vulnerabilità
La CVE-2025-2476 è stata identificata come una vulnerabilità di tipo “use-after-free” (UAF) nel componente Lens di Chrome. Questo tipo di falla si verifica quando un programma continua ad accedere alla memoria dopo che questa è stata liberata, potenzialmente consentendo l’esecuzione di codice arbitrario.
Le vulnerabilità use-after-free sono particolarmente pericolose perché possono portare a corruzione della memoria heap, che a sua volta può essere sfruttata per compromettere l’intero sistema. Nel caso specifico, un attaccante potrebbe creare pagine web appositamente progettate per sfruttare questa falla, eseguendo codice malevolo sul dispositivo della vittima.
Scoperta e divulgazione
La vulnerabilità è stata scoperta e segnalata il 5 marzo 2025 dal ricercatore di sicurezza SungKwon Lee del team Enki Whitehat. Google ha riconosciuto la gravità della scoperta e ha proceduto rapidamente con lo sviluppo di una patch.
Impatto potenziale
Se sfruttata con successo, questa vulnerabilità potrebbe consentire agli attaccanti di:
- Eseguire codice arbitrario con i privilegi dell’utente connesso
- Installare programmi malevoli
- Accedere o eliminare dati sensibili
- Creare nuovi account
- Assumere il controllo completo dei sistemi colpiti
La gravità è accentuata dal fatto che l’attacco può essere lanciato semplicemente attraverso pagine web appositamente create, senza richiedere interazioni complesse da parte dell’utente.
Risposta di Google
Il 19 marzo 2025, Google ha rilasciato un aggiornamento di sicurezza urgente, aggiornando Chrome alle versioni 134.0.6998.117/.118 (Stabile) e 134.0.6998.89 (Stabile Esteso). Come misura precauzionale, Google ha limitato la divulgazione di informazioni dettagliate sull’exploit fino a quando la maggior parte degli utenti non avesse aggiornato i propri browser.
Il panorama più ampio delle minacce ai browser
Queste vulnerabilità non sono casi isolati, ma parte di un trend preoccupante di minacce mirate ai browser web, che rappresentano uno dei vettori di attacco più appetibili per i criminali informatici moderni.
Perché i browser sono obiettivi privilegiati
I browser web moderni sono applicazioni estremamente complesse che gestiscono vari tipi di contenuti provenienti da innumerevoli fonti. Questa complessità, unita alla necessità di mantenere prestazioni elevate, crea inevitabilmente opportunità per gli attaccanti di trovare e sfruttare vulnerabilità.
Google Chrome, essendo il browser più diffuso al mondo con una quota di mercato superiore al 60%, rappresenta un obiettivo particolarmente attraente. Un exploit di successo può potenzialmente colpire miliardi di utenti, rendendo lo sviluppo di tali exploit estremamente redditizio per attori malevoli.
L’evoluzione degli attacchi browser-based
Gli attacchi basati su browser si sono evoluti significativamente negli ultimi anni. Se in passato miravano principalmente a disturbare l’esperienza dell’utente o a distribuire malware di basso livello, oggi sono spesso parte di operazioni sofisticate di spionaggio, ransomware o furto di dati.
Le vulnerabilità zero-day, in particolare, sono diventate una merce preziosa nel mercato nero della cybersecurity, con prezzi che possono raggiungere centinaia di migliaia di dollari per exploit funzionanti contro browser popolari come Chrome.
Come proteggersi dalle vulnerabilità di Chrome
Di fronte a queste minacce, è fondamentale adottare un approccio proattivo alla sicurezza del browser. Ecco alcune misure concrete che ogni utente dovrebbe implementare:
Mantenere Chrome sempre aggiornato
La misura di protezione più importante è mantenere il browser costantemente aggiornato all’ultima versione. Per verificare e installare gli aggiornamenti di Chrome:
- Apri Google Chrome
- Fai clic su “Aiuto” nel menu principale
- Seleziona “Informazioni su Google Chrome”
- Chrome controllerà automaticamente gli aggiornamenti e li installerà se disponibili
- Riavvia il browser per completare l’aggiornamento
È importante notare che, sebbene Chrome disponga di un sistema di aggiornamento automatico, è consigliabile verificare manualmente la presenza di aggiornamenti, soprattutto quando vengono annunciate vulnerabilità critiche.
Verificare la versione attuale di Chrome
Per assicurarti di avere una versione sicura di Chrome, verifica che il tuo browser sia aggiornato almeno alle seguenti versioni:
- Per la vulnerabilità CVE-2025-2783: versione 134.0.6998.177/.178 o superiore
- Per la vulnerabilità CVE-2025-2476: versione 134.0.6998.117/.118 o superiore (per Windows e Mac) o 134.0.6998.117 (per Linux)
Implementare misure di sicurezza aggiuntive
Oltre agli aggiornamenti regolari, considera queste misure di sicurezza supplementari:
- Utilizza un gestore di password per generare e memorizzare credenziali complesse e uniche per ogni sito web
- Attiva l’autenticazione a due fattori quando possibile
- Limita l’uso di estensioni a quelle assolutamente necessarie e provenienti da fonti affidabili
- Considera l’uso di un browser secondario per attività sensibili come l’home banking
- Mantieni aggiornato il sistema operativo e tutto il software installato, non solo il browser
- Utilizza una soluzione di sicurezza che includa protezione in tempo reale contro minacce web
Adottare pratiche di navigazione sicura
Anche il comportamento dell’utente gioca un ruolo fondamentale nella sicurezza:
- Evita di cliccare su link sospetti in email, messaggi o siti web non affidabili
- Non scaricare file da fonti non verificate
- Fai attenzione ai siti web che richiedono l’installazione di estensioni o software aggiuntivo
- Utilizza connessioni sicure (HTTPS) quando possibile
- Considera l’utilizzo di DNS sicuri o servizi VPN per una protezione aggiuntiva
Il futuro della sicurezza dei browser
Guardando al futuro, possiamo aspettarci che la corsa agli armamenti tra sviluppatori di browser e attaccanti continui a intensificarsi. Google e altri produttori di browser stanno investendo sempre più risorse nella sicurezza, implementando tecnologie avanzate come:
- Isolamento dei siti per limitare la condivisione di risorse tra domini diversi
- Analisi comportamentale per identificare pattern di attacco sconosciuti
- Intelligenza artificiale e machine learning per rilevare anomalie e potenziali exploit
- Programmi di bug bounty sempre più generosi per incentivare la divulgazione responsabile
Tuttavia, la complessa architettura dei browser moderni continuerà a presentare sfide significative. Le vulnerabilità zero-day, come quelle discusse in questo articolo, rappresenteranno sempre una minaccia, specialmente per gli utenti che non aggiornano regolarmente il proprio software.
Le recenti vulnerabilità in Google Chrome, CVE-2025-2783 e CVE-2025-2476, evidenziano l’importanza di mantenere sempre aggiornato il proprio browser e di adottare pratiche di sicurezza proattive. In un panorama di minacce in continua evoluzione, la vigilanza è la nostra migliore difesa.
Gli aggiornamenti di sicurezza rilasciati da Google rappresentano una risposta tempestiva a queste minacce, ma la loro efficacia dipende in ultima analisi dall’azione degli utenti. Non rimandare gli aggiornamenti, verifica regolarmente la versione del tuo browser e adotta le misure di sicurezza aggiuntive suggerite in questo articolo.
La sicurezza informatica è una responsabilità condivisa: mentre le aziende come Google lavorano per correggere le vulnerabilità, spetta a ciascuno di noi implementare queste correzioni e adottare comportamenti che minimizzino il rischio di essere compromessi.
Fonte: https://gbhackers.com/google-chrome-vulnerability-allows-attackers