La nuova legge italiana sul blocco dei siti pirata e le proteste degli ISP

La nuova legge italiana sul blocco dei siti pirata e le proteste degli ISP

ISPs traditi dai blocchi dei siti pirata

La lotta contro la pirateria online continua a essere un tema caldo nel mondo dei media e delle tecnologie. In Italia, la recente approvazione di una nuova legge sui blocchi dei siti pirata ha scatenato una serie di proteste da parte degli ISP (Fornitori di Servizi di Internet). Questo articolo esplora i dettagli di questa legge e le reazioni degli ISP.

La Nuova Legge Italiana

La nuova legge italiana richiede agli ISP di collaborare con l’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) e con i detentori dei diritti per garantire il funzionamento del sistema di blocco dei siti pirata, noto come “Piracy Shield”. Questo sistema è stato criticato per la sua incapacità di affrontare i servizi IPTV pirata distanti, che continuano a operare indisturbati.

Critiche degli ISP

Giovanni Zorzoni, Presidente dell’Associazione Italiana dei Fornitori di Internet (AIIP), ha condannato le nuove norme, definendole “iniziativa irresponsabile” che “trama sugli operatori, l’AGCOM e l’ecosistema internet” solo per soddisfare gli interessi del “lobby del calcio”.

Problemi di Compensazione

Zorzoni ha anche sottolineato che gli ISP sono stati chiamati a fare ulteriori sforzi senza alcuna provvisione di compensazione, nonostante le promesse di rimborso non mantenute. Questo ha portato a una situazione in cui gli ISP sono costretti a investire ulteriori risorse economiche senza alcun riconoscimento.

Doppio Standard

Filippo Ciringione, Chairman del Board of Directors del progetto non-profit Wireco, ha evidenziato un doppio standard nella lotta alla pirateria. Se il fine è proteggere il diritto d’autore, perché gli ISP dovrebbero lavorare gratuitamente? “Se il Senato chiede di inviare quasi 10 miliardi di URL alle autorità giudiziarie e prevede la prigionia se si perde un solo avviso, stiamo facendo l’opposto dello spirito della legge: ostruire le autorità giudiziarie e sottrarre risorse alla lotta contro la pirateria,” ha avvertito.

Conseguenze per gli ISP

La situazione attuale sta mettendo gli ISP in una posizione difficile. Antonio Bartolini, CTO e Chief Infrastructure Officer dell’ISP Connesi S.p.A., ha espresso preoccupazione per il rapporto tra l’AGCOM e gli operatori, che sono stati costretti a svolgere obblighi non previsti dalla loro professione gratuitamente. “Questo esaspera la situazione e potrebbe avere effetti contrari,” ha affermato.

Suggerimenti e Consigli per gli ISP

In questo contesto, gli ISP dovrebbero considerare alcune strategie per affrontare le nuove norme:

  1. Negoziazione con l’AGCOM: Gli ISP dovrebbero cercare di negoziare con l’AGCOM per ottenere una maggiore comprensione delle loro esigenze e una possibile riduzione delle loro responsabilità.
  2. Richiesta di Compensazione: Gli ISP dovrebbero richiedere una compensazione adeguata per gli sforzi extra che stanno svolgendo, basata sulle promesse di rimborso fatte in precedenza.
  3. Implementazione di Tecnologie di Blocco: Gli ISP dovrebbero investire in tecnologie avanzate di blocco dei siti pirata per ridurre al minimo gli errori e le false positività.
  1. Formazione e Consulenza: Gli ISP dovrebbero offrire formazione e consulenza ai propri clienti per aiutarli a riconoscere e evitare i siti pirata.
  2. Collaborazione con la Comunità: Gli ISP dovrebbero collaborare con la comunità online e con gli altri stakeholder per sviluppare strategie più efficaci contro la pirateria.
  3. Monitoraggio Continuo: Gli ISP dovrebbero monitorare continuamente il traffico internet per identificare e bloccare nuovi siti pirata.
  1. Comunicazione Transparente: Gli ISP dovrebbero mantenere una comunicazione trasparente con i propri clienti riguardo alle azioni di blocco dei siti pirata e alle eventuali limitazioni che ciò comporta.
  2. Ricerca e Sviluppo: Gli ISP dovrebbero investire nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie per migliorare la capacità di blocco dei siti pirata e ridurre gli errori.
  3. Collaborazione con la Polizia e le Autorità: Gli ISP dovrebbero collaborare strettamente con la polizia e le autorità per identificare e perseguire i responsabili di attività pirata.
  1. Educazione del Pubblico: Gli ISP dovrebbero sostenere campagne di educazione per sensibilizzare il pubblico sull’importanza del rispetto del diritto d’autore e sulle conseguenze della pirateria.

La lotta contro la pirateria online è un compito complesso che richiede la collaborazione di tutti gli stakeholder. Gli ISP, in particolare, devono affrontare le nuove norme legislative con strategie proattive e trasparenti. Offrendo formazione, tecnologie avanzate e collaborando con la comunità online, gli ISP possono ridurre efficacemente la pirateria e proteggere i diritti dei detentori del diritto d’autore.

Fonte: https://torrentfreak.com/isps-betrayed-over-pirate-site-blocking-threats-the-reckoning-will-be-invisible-241005/

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