L’86% delle aziende soccombe agli attacchi informatici: la colpa è del cloud?

L’86% delle aziende soccombe agli attacchi informatici: la colpa è del cloud?

L’86% delle aziende soccombe agli attacchi informatici: il ruolo cruciale del cloud nella cybersecurity

Negli ultimi anni, la trasformazione digitale ha portato migliaia di aziende a migrare infrastrutture, dati e servizi nel cloud. Tuttavia, proprio questa transizione, spinta da esigenze di agilità, scalabilità e riduzione dei costi, ha generato nuove superfici di attacco e minacce che hanno messo in crisi la sicurezza informatica delle imprese. Secondo recenti studi, ben l’86% delle aziende ha subito almeno un attacco informatico a causa di vulnerabilità legate all’utilizzo del cloud, fenomeno che genera perdite economiche, danni reputazionali e costi di riparazione sempre più ingenti.

Il cloud come nuovo vettore di rischio

L’adozione massiva del cloud ha velocizzato molti processi aziendali ma, di pari passo, ha esposto le imprese a rischi talvolta sottovalutati:

  • Perdita del controllo diretto dei dati: I dati vengono gestiti e archiviati presso terze parti, riducendo la possibilità di monitorare direttamente dove e come siano protetti.
  • Mancanza di visibilità sulle configurazioni: Configurazioni errate, permessi eccessivi e accessi poco controllati sono tra le principali cause di incidenti.
  • Aggiornamenti e patch management: I provider cloud distribuiscono aggiornamenti in modo centralizzato, ma si verificano ancora vulnerabilità non risolte in tempo reale.

Tutto ciò rende le aziende più esposte ad attacchi di tipo ransomware, furto di credenziali, attacchi di supply chain e accessi non autorizzati tramite vulnerabilità zero-day.

Conseguenze tangibili per le aziende

I danni derivanti da una violazione cloud non sono solo tecnici ma anche economici e reputazionali:

  • Aumento dei costi per la sicurezza informatica: Dopo un attacco, il 40% delle aziende investe di più in sicurezza, spesso in modo reattivo e non strategico.
  • Perdita di reputazione: Il 37% delle imprese coinvolte ha dovuto fronteggiare un danno di immagine presso clienti e partner.
  • Cambi di leadership: In alcuni casi, attacchi particolarmente gravi hanno portato anche a cambiamenti nei vertici aziendali.

Tipologie di attacchi più diffuse nel cloud

  1. Furto di credenziali e account takeover: Gli hacker riescono a ottenere l’accesso agli account cloud tramite phishing, brute force o sfruttando credenziali deboli.
  2. Malware nei servizi cloud: L’inserimento di malware o ransomware all’interno di infrastrutture cloud può portare a blocchi totali, furto di informazioni e richieste di riscatto.
  3. Attacchi alla supply chain: Compromissione di servizi terzi integrati nelle piattaforme cloud, come avvenuto nel recente caso Oracle Cloud, dove sono stati sottratti milioni di credenziali.
  4. Sfruttamento di vulnerabilità zero-day: La scoperta di falle non note nei servizi cloud permette agli attaccanti di ottenere l’accesso a informazioni sensibili senza essere rilevati.
  5. Configurazioni errate: Errori umani nella configurazione di servizi e permessi aprono la porta a data leak e accessi indesiderati.

Le vulnerabilità più critiche: il caso Oracle Cloud

Un esempio concreto di minaccia è rappresentato dalla recente violazione Oracle Cloud. Un attacco ha sfruttato una vulnerabilità critica (CVE-2021-35587) che ha permesso agli hacker di accedere a milioni di record tra credenziali di accesso SSO, password LDAP e chiavi OAuth2. Questo caso ha evidenziato come anche realtà leader del settore possano essere colpite da attacchi sofisticati sfruttando lacune nel software o errori di configurazione.

Fattori che aumentano il rischio nel cloud

  • Crescente complessità degli ambienti multinube: La gestione di diversi fornitori cloud aumenta i punti deboli.
  • Velocità di delivery: La pressione verso il go-live rapido porta a trascurare controlli di sicurezza approfonditi.
  • Carente formazione interna: Dipendenti e IT spesso non sono aggiornati sulle best practice o sulle minacce emergenti.
  • Scarso controllo sugli accessi: Permessi non limitati secondo il principio del minimo privilegio facilitano l’escalation di privilegi.

Best practice e strategie di difesa

Affrontare il tema della sicurezza cloud è imprescindibile per qualsiasi organizzazione. Ecco alcune azioni concrete per ridurre i rischi:

1. Migliora la gestione delle credenziali

  • Implementa l’autenticazione a più fattori (MFA) su tutti gli account critici.
  • Adotta password manager e politiche di rotazione regolare delle password.
  • Limita l’uso di account con privilegi amministrativi solo ai casi realmente necessari.

2. Monitora e configura correttamente il cloud

  • Effettua regolari audit della configurazione degli account cloud (Cloud Security Posture Management).
  • Automatizza la rilevazione e la correzione di configurazioni rischiose.
  • Usa strumenti di monitoring e alerting in tempo reale su attività sospette.

3. Aggiorna e patcha regolarmente tutti i sistemi

  • Coordina con il provider cloud per assicurarti che tutte le patch siano applicate tempestivamente.
  • Verifica che anche i servizi di terze parti siano aggiornati.

4. Segmenta la rete e applica il principio del minimo privilegio

  • Limita gli accessi ai dati e alle applicazioni solo a chi ne ha effettiva necessità.
  • Separa ambienti di produzione, test e sviluppo per ridurre gli impatti di eventuali compromissioni.

5. Forma il personale

  • Fai formazione continua su phishing, social engineering e nuove minacce cloud.
  • Prevedi simulazioni di attacco e piani di incident response.

6. Esegui backup sicuri e test di ripristino

  • Mantieni backup regolari e cifrati delle informazioni.
  • Verifica periodicamente la capacità di ripristino rapido in caso di attacco ransomware.

7. Collabora attivamente con i fornitori cloud

  • Chiedi dettagli sulle misure di sicurezza implementate dal provider.
  • Pretendi trasparenza su data center, data sovereignty e politiche di compliance.

8. Prevedi un piano di risposta agli incidenti

  • Redigi e aggiorna un piano dettagliato di risposta agli incidenti con scenari specifici legati al cloud.
  • Coinvolgi sia il team IT interno sia il fornitore di servizi cloud.

La migrazione verso il cloud è ormai un dato di fatto per le aziende moderne. Tuttavia, l’aumento della superficie di attacco e la crescente sofisticatezza delle minacce richiedono un cambio di mentalità: non basta più delegare tutto al provider, ma occorre una governance chiara, policy stringenti, monitoraggio continuo e formazione costante.

Prevenire incidenti informatici e proteggere i dati sensibili rappresenta, oggi più che mai, un vantaggio competitivo. Investire in sicurezza cloud non è solo una questione tecnica, ma un imperativo strategico per garantire la continuità operativa e la fiducia di clienti e partner.

Mettere la sicurezza al centro della trasformazione digitale significa salvaguardare il futuro della propria azienda in un panorama di rischi in costante evoluzione.

Fonte: https://www.redhotcyber.com/post/cybersecurity-l86-delle-aziende-soccombe-agli-attacchi-informatici-per-colpa-del-cloud

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