ChatGPT Operator, un agente sperimentale di OpenAI progettato per automatizzare compiti web, ha rivelato vulnerabilità critiche alle iniezioni di prompt che potrebbero esporre i dati privati degli utenti. Questo articolo esplora le recenti scoperte di Johann Rehberger, un ricercatore di cybersecurity, e le misure di mitigazione adottate da OpenAI per ridurre i rischi.
Vulnerabilità di Iniezione di Prompt
Le iniezioni di prompt rappresentano un tipo di attacco contro i grandi modelli di linguaggio (LLM) in cui gli hacker manipolano i sistemi AI fornendo loro input maliziosi travestiti da prompt legittimi[2]. Questo tipo di attacco sfrutta la capacità degli LLM di rispondere a istruzioni naturali del linguaggio, rendendo difficile distinguere tra istruzioni del developer e input dell’utente.
Esempio di Attacco
Johann Rehberger ha dimostrato come gli attacchi di iniezione di prompt potrebbero essere utilizzati per estrarre informazioni personali sensibili, come indirizzi email, numeri di telefono e indirizzi fisici, da account autenticati[1]. L’attacco consiste nel trarre in inganno l’agente AI a navigare verso una pagina web terza parte progettata per catturare le tastiere in tempo reale, trasmettendo le informazioni tipate direttamente a un server controllato dall’attaccante senza richiedere form di invio o click di bottone[1].
Esempio di Attacco Specifico
Nel caso di un test condotto su un account di Y Combinator Hacker News, l’agente AI ha accesso alla pagina di impostazioni private, copiato l’indirizzo email amministrativo e lo ha inserito in un campo di testo malizioso, inviando i dati a un server di Rehberger[1].
Mitigazioni e Consigli
OpenAI ha implementato diverse misure di mitigazione per ridurre i rischi di attacchi di iniezione di prompt:
Monitoraggio dell’Utente
L’utente è sollecitato a monitorare le azioni dell’agente, inclusi i testi che tipo e i pulsanti che clicca. Questa funzione sembra essere basata su un modello di classificazione dei dati che potrebbe rilevare informazioni PII sullo schermo, piuttosto che su specifici nomi di dominio[3].
Richieste di Conferma Inline
L’agente può chiedere all’utente se una certa azione dovrebbe essere eseguita o richiedere chiarimenti all’interno della conversazione. Ad esempio, se l’agente tenta di impostare lo stato di un account, potrebbe apparire una richiesta di conferma in chat prima di eseguire l’azione[3].
Richieste di Conferma Fuori dal Flusso
Queste richieste di conferma si verificano quando l’agente naviga tra siti web e esegue azioni complesse. Questo tipo di conferma è più invasivo e informa l’utente esattamente su cosa sta per accadere e perché[3].
Suggerimenti e Consigli
Per ridurre il rischio di attacchi di iniezione di prompt, gli utenti e le organizzazioni possono adottare le seguenti strategie:
Evitare Email e Siti Web Sospetti
Evitare di aprire email o visitare siti web sospetti può ridurre le probabilità di incontrare un prompt malizioso[2].
Filtri per Input Utente
Le organizzazioni possono utilizzare filtri che confrontino gli input utente con gli input noti e bloccare i prompt che sembrano simili. Tuttavia, nuovi prompt maliziosi possono evitare questi filtri, e gli input benigni possono essere sbloccati erroneamente[2].
Limitare i Privilegi dell’LLM
Attribuire all’LLM e alle API associate i privilegi minimi necessari per eseguire le loro funzioni può limitare il danno causato da attacchi di iniezione di prompt, anche se non li prevenirebbe[2].
Verifica Umana
Richiedere che i utenti umani verifichino manualmente gli output e autorizzino le attività prima che l’LLM esegua azioni può essere una buona pratica, poiché non richiede un attacco di iniezione di prompt per causare allucinazioni[2].
Gli attacchi di iniezione di prompt rappresentano un pericolo significativo per le applicazioni AI che possono accedere a informazioni sensibili e attivare azioni attraverso integrazioni API. Sebbene OpenAI stia investendo nella sicurezza del ChatGPT Operator, è importante continuare a monitorare le azioni dell’agente e adottare misure di mitigazione per proteggere i dati privati degli utenti.
Fonte: https://cybersecuritynews.com/chatgpt-operator-prompt-injection